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Juve 6 immensa!

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COMMENTO AL CAMPIONATO

La Juve si prende gli ultimi punti che le servivano e conquista il suo sesto scudetto consecutivo. Si fa durissima la lotta per il secondo posto: la Roma vince a Verona e il Napoli fa a fettine una Fiorentina piccola piccola. La Lazio esce sconfitta per la terza volta di fila e ora rischia anche di perdere il quarto posto: domenica andrà nello stadio bollente di un Crotone pronto a giocarsi il tutto per tutto per non retrocedere. l’Atalanta vince ad Empoli e ora tallona i biancocelesti ad un solo punto. Il Milan vince contro il Bologna e stacca il biglietto per i preliminari di Europa League. Il Toro perde anche la faccia contro un Genoa salvo. Pari tra Udinese e Samp. Punteggio tennistico del Sassuolo contro un Cagliari ormai con la testa alle vacanze. Stasera il derby della dignità tra le due retrocesse Pescara e Palermo.

La Juve  si porta a casa il suo sesto titolo consecutivo

e, dopo aver archiviato senza troppi patemi anche la pratica Tim Cup, si accinge a scalare la cima Champion’s che manca in bacheca da tanto…troppo tempo. Basterebbe anche solo pensare che la coppa dalle grandi orecchie  vale per lo meno cinque scudetti e dieci Coppe Italia per capire quale doveva essere l’obiettivo della Juve quest’anno. Se un pensiero realistico viene è quello relativo alle troppe energie volatilizzate per l’ennesimo campionato vinto e l’ennesima Coppa Italia aggiudicata quando forse quest’anno la società di corso Galileo Ferraris avrebbe dovuto concentrare quasi tutte le sue risorse per la massima competizione continentale. Come è successo due anni fa, quando i bianconeri arrivarono alla sfida finale con il Barcellona con le gambe un po’ tagliate e con un esito non proprio positivo della sfida, il pericolo che la squadra di Allegri anche questa volta arrivi con le risorse non proprio al massimo esiste ed è concreto.

Se è pur vero che bisognerebbe sempre avere lo spirito vincente dimostrato da Buffon e soci, è altrettanto vero che, in caso di risorse non proprio infinite, se paragonate soprattutto con quelle del Real Madrid, alla fine ti devi dare delle priorità e concentrarti sull’obiettivo massimo. Non vorremmo essere quelli che portano sfortuna alla Juve e speriamo di gioire il tre giugno perché quella maledetta coppa sarà finalmente tornata in Italia…ma il detto “Chi troppo vuole nulla (o poco) stringe” a noi continua a fare paura soprattutto se…tradotto in lingua spagnola. Speriamo bene e per almeno dieci giorni non ne parliamo più.

Sul fronte delle seconde e delle terze, Roma e Napoli continuano a macinare punti e bel gioco ben sapendo che la posta in palio è soltanto l’accesso diretto alla Champion’s.   La città di Genova avrà lo strano onore di stabilire la gerarchia finale delle damigelle d’onore. Continua invece l’opera di beneficenza portata avanti dalla Lazietta degli ultimi tempi. Una Lazietta che è riuscita nell’impresa di ridare ossigeno a squadre cotte e decotte come l’Inter e la Fiorentina e a giocare la finale di Tim Cup come se fosse la finale di un torneo tra scapoli e ammogliati. Ci spiace per l’entusiasmo ritrovato dal pubblico laziale ma qualcosa ci dice che è di nuovo mal riposto. Domenica Babbo Natale andrà a trovare il Crotone che quasi sicuramente riuscirà a salvarsi grazie alla Lazio. Ormai chi vive in condizioni difficili benedice il turno laziale come un dono degli dei. A parte le battute, viene fuori l’inadeguatezza di un organico che continuiamo a reputare da metà classifica. Onore e merito di Inzaghi che è riuscito per un po’ di tempo a trasformare un cacciatorpediniere in un incrociatore. Finita la gloria effimera è tornata all’improvviso la realtà un po’ meno gloriosa di una società che non riesce e non riuscirà mai ad andare oltre una dignitosa mediocrità sportiva.

Il Milan, anche qui assai poco gloriosamente, si è conquistato, si fa per dire, l’accesso ai preliminari di Europa League dove si dovrà cimentare con squadrette dai nomi impronunciabili e più adatte a tornei da Bar Sport che da competizione continentale. Forze sicuramente sprecate che forse sarebbe stato meglio utilizzare per fare il prossimo anno almeno un campionato più dignitoso.  Il Toro, che le ultime risorse a disposizione  le ha messe per tigna contro la Juve, perde male contro il Genoa che si salva in barba alle previsioni più oscure. Il Sassuolo non ha più obbiettivi come il Cagliari ma a differenza degli isolani gli piace ancora giocare a calcio e non si tira indietro. La lotta per non retrocedere  si fa dura così come quella per il quarto posto. L’Empoli perde in casa contro l’Atalanta e domenica se la dovrà vedere contro il Palermo ben sapendo che il Crotone avrà la fortuna di “incappare” nella beneficenza laziale come da copione. Entrambe le squadre meritano di rimanere nella massima serie, l’Empoli per quello che aveva fatto nella prima parte del campionato, il Crotone per quello che ha dato nelle ultime gare: Iddio deciderà.

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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