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Tifosi laziali svegliatevi!

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La gestione decennale di Lotito sta vivendo forse il momento più drammatico da quando la società biancoceleste è stata affidata a lui. La società, dopo il terzo posto conquistato con il sangue e il sudore, ha per l’ennesima volta commesso l’errore di rinunciare ad ogni obiettivo rintanandosi dietro una serie di acquisti cosiddetti di prospettiva che hanno contribuito a ottenere l’attuale impietoso decimo posto in classifica, la sconfitta in supercoppa contro la Juve e l’eliminazione nei preliminari di Champion’s.

 

Se a questo aggiungiamo la mala gestione di De Vrij nonostante si fosse già a conoscenza delle sue precarie condizioni di salute, rendiamo l’idea degli sfracelli fatti da una società priva di idee e che continua a gestire la Lazio a vista senza neanche sapere quello che farà il giorno dopo. Una società che, nonostante sia da tempo con le casse quasi vuote, rifiuta ogni possibile innesto o collaborazione societaria condannando in questo modo la Lazio ad una vita precaria da provinciale.

 

Il problema di una difesa che fa acqua da tutte le parti è stato, in perfetto stile lotitiano, affrontato con sufficienza e improvvisazione tanto che, secondo recenti e precise fonti informative, starebbe andando in porto l’ennesima scommessa ai saldi di stagione con l’acquisto del solito quasi perfetto sconosciuto fuori dal progetto di una squadra, il Lione, che naviga per di più a metà classifica. Acquisto che rischia di non apportare nulla di nuovo in un reparto che attualmente farebbe fatica a mettersi in evidenza nel campionato di Lega Pro.

 

In tutto questo disastro annunciato ci chiediamo cosa stiano facendo i tifosi della sesta società come bacino di utenza del massimo campionato. La risposta è: niente. Niente a parte le solite trite e ritrite lamentazioni sulle radio di fede biancoceleste e sui social, lamentazioni sterili che non spostano il discorso di una virgola. In tutto questo ci si è messa anche la Curva Nord che, persa dietro problematiche di lana caprina legate ai divisori inseriti dalle autorità di pubblica sicurezza, ha finito per disperdere il malumore montante in tanti rivoli poco incisivi e soprattutto insignificanti per la gestione del duo Lotito-Tare.

 

Allo stadio intanto i tifosi un po’ vanno e un po’ si dileguano ma senza quell’unità di intenti e di propositi che sarebbe necessaria per dare veramente “fastidio” a chi dovrebbe “liberare” la Lazio da tempo ormai immemore. Ci si dimentica che qualche risultato venne raggiunto quasi due anni fa quando si organizzò una manifestazione di protesta civile ma all’unisono contro Lotito e C. con quasi settanta mila tifosi allo stadio che invitarono il presidente a levare le tende e togliere una volta per tutte il disturbo. Risultato che venne rafforzato in seguito dalla diserzione quasi totale dallo stadio diventato presto un contenitore desolatamente vuoto.

 

Questo venne fatto allora e diede parecchio fastidio a chi di dovere e…questo dovrebbe essere riprogettato ora e attuato senza mezzi termini e fino in fondo sapendo che, al di là del doloroso ma necessario allontanamento dalla squadra, questo è l’unico linguaggio che Lotito recepisce ovvero quello del rischio di perdere gli introiti di quella che ormai a tutti gli effetti è la sua seconda squadra dopo la Salernitana. Quando il signor Lotito si sarà seriamente reso conto che dalla Lazio potrebbe non ricavare più nulla allora forse si deciderà a levare le tende restituendo in questo modo la speranza ad un popolo intero. Ma questo non potrà succedere fino a quando questo stesso popolo non tornerà ad essere civilmente unito. Pertanto tifosi laziali, sicuramente brava gente ma…troppo buoni, datevi una sveglia una volta per tutte: è giunto il momento di scendere in campo con civiltà ma anche con decisione e di riappropriarvi di quello che, fino a prova contraria, vi appartiene per diritto e per storia.

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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