Stasera eravamo tutti un po’ greci. Ma nessun colpo di scena, questa volta la favola è finita. Per tutta la Grecia e (diciamolo) per tutta l’Europa, purtroppo ha vinto la squadra più forte. La Germania fa un sol boccone degli ellenici ed entra stra meritatamente nelle prime quattro d’Europa, candidandosi come favorita (al pari della Spagna) alla vittoria di Euro 2012. Unica squadra ad aver sempre vinto, i tedeschi hanno mostrato un organico e un divario tecnico impressionante, schiacciando per tutti i novanta minuti nella loro metà campo i ragazzi di Fernando Santos e concedendosi il lusso di tenere in panchina gente come Gomez, Podolski e Muller, non giocatori qualunque. Onore comunque agli sconfitti che, privati del loro “cervello” Karagounis fermato per squalifica, hanno mostrato carattere e cuore anche se non sono bastati ad evitare l’eliminazione più amara della storia greca.
Amara perchè non era solo una partita di calcio, come molti hanno sostenuto, era qualcosa di più. Era una potenza economica contro un popolo ferito e martoriato da una crisi che stroncherebbe le gambe a qualsiasi nazione. La Grecia voleva dimostrare che sportivamente parlando, i miracoli possono accadere e se si lotta con il cuore e con la voglia si può uscire da qualsiasi difficoltà. Ma il calcio, si sa, a volte è crudele. Non lascia spazio ai sentimentalismi.
E così la Germania piega per 4 a 2 la truppa ellenica. Dopo un avvio spumeggiante, con gol annullato giustamente a Schweinsteiger, l’intramontabile Lahm porta in vantaggio i tedeschi con un gran tiro che spiazza il colpevole Sifakis. Nella ripresa reazione di rabbia della Grecia che trova l’insperato pareggio con Samaras, il migliore tra i suoi, lesto a sfruttare un cross di Salpingidis. Neanche il tempo di far festa che i leoni tedeschi ruggiscono tre volte con Khedira, Klose (alla rete numero sessantaquattro con la maglia della nazionale) ed infine con il giovane Reus che propiziano il poker e sanciscono la netta supremazia di Low & Co. Nel finale il rigore trasformato da Salpingidis, concesso alla Grecia per fallo di mano di Boateng, rendono meno amara la sconfitta e permettono alla Grecia di uscire a testa alta da una sfida sembrata subito impossibile. Germania ora che aspetta la vincente tra Italia ed Inghilterra, sperando che tocchi a noi vendicare la sorte dei nostri amati cugini.
Lorenzo Vanacore