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Un campionato che fa acqua da tutte le parti

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La ventiduesima giornata di campionato è all’insegna del maltempo e i campi di serie A faticano in certi casi a farsi chiamare tali. Nel pomeriggio di sabato le due partite delle 18, Cagliari-Fiorentina e Bologna-Udinese, giocano a ruoli invertiti, dove la prima da promettente match di batti e ribatti si trasforma in un sonnolento monologo cagliaritano conclusosi con il vincente tiro dal dischetto di Pinilla. Quella che invece era attesa come ninna nanna sabatale diventa un avvincente partita tra un Bologna che ha provato in tutti i modi a rimanere in partita, non fosse per i “cosmici” buchi neri difensivi, e un Udinese corsara rinvigorita dal duo MaicosuelNico Lopez. Così mentre Udine finalmente respira, Bologna chiude gli occhi per non vedere lo strapiombo della B.
Nell’anticipo serale un arrembante Torino ha dato del filo da torcere ad un Milan ancora in fase di rodaggio: Immobile immobilizza Bonera con una finta e porta in vantaggio i granata nel primo tempo, nella ripresa invece la carica del Toro si blocca lasciando al neo arrivato Rami lo spazio di presentarsi al suo nuovo pubblico con una bordata da fuori. Pari e patta e classifica bloccata in zona Europa League, dove a smuovere le acque ci pensano Lazio e Verona nei rispettivi pantani del Bentegodi e di Reggio Emilia. Gli aquilotti riescono a controllare un Chievo mai in partita grazie a Candreva e Keita, mentre l’Hellas castiga il nuovo Sassuolo di Malesani grazie all’ “evergreen” Toni. Sull’altra sponda del Tevere l’acqua l’ha fatta da protagonista costringendo Parma e Roma ad una gara di nuoto sincronizzato per dieci minuti di partita, finché l’arbitro ha deciso di sospendere la nuotata domenicale. Ben contenti Garcia e la sua truppa perché così risparmiano energie in vista della semifinale di domani e non mettono a rischio i cinque diffidati per l’attesissimo derby di domenica. A Bergamo “el tanque” Denis disintegra la sua ex squadra partenopea con l’aiuto di una difesa probabilmente rimasta sul litorale di Posillipo, facendo saltare i piani scudetto di Benitez e De Laurentiis. Al Massimino di Catania gli etnei e i livornesi si dissanguano in un epico 3 a 3 che poco o niente serve per i loro piani salvezza. Nel big match serale la Juventus attende l’Inter nel proprio fortino, dove, come di consueto, parte ai 2000 km/h senza trovare degna opposizione. Il gioco senza prime punte di Mazzarri non paga di fronte a una Juventus strabordante che passa in vantaggio prima con Lichtsteiner e poi con Chiellini, quasi a voler umiliare i neroazzurri mandando in gol solo i difensori. A chiudere l’incontro ci pensa Vidal, poco serve se non ai tabellini il gol di Rolando in mischia, e l’Inter esce così con la testa più bassa che mai. Come chiusura della giornata c’è il derby della lanterna, dove un Mihajilovic scatenato ha tenuto banco in settimana caricando a più non posso la sua truppa. Risultato? Quel Maxi Lopezcornuto e mazziato” a Catania è resuscitato “mazziando” per bene i cugini grifoni e portandosi a casa la palla del match.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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