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Come la lobby si difende dagli animalisti

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La lobby degli allevatori e i tentativi di occultare il trattamento degli animali. La lobby si difende con gli artigli dalle denunce degli animalisti. Informazione, anche in questo caso, è potere.

In alcuni Stati americani scattare e distribuire una fotografia come questa è già un grave reato e può portare in prigione.

Questo è quanto le lobby degli allevatori stanno cercando di ottenere con delle nuove leggi appositamente proposte negli ultimi anni in decine di stati.

Per queste leggi, che vogliono fermare il “terrorismo animalista” e la “violenza estremista”, diventa un reato filmare, fotografare o registrare suoni all’interno di allevamenti, macelli e laboratori di vivisezione. Non si parla infatti di nessuna violenza, ma del tentativo di fermare la possibilità di mostrare alla gente cosa accade agli animali.

Diventa un reato anche diffondere informazioni da parte dei dipendenti, che possono denunciare illeciti solamente alle autorità e nel tempo di 48 ore da quando sono avvenuti.

I test di legge proposti sono gli stessi in tutti gli Stati e le multinazionali stanno investendo forti somme di denaro per comprarsi i politici e creare allarmismo tramite i media.

In Iowa, Missouri e Utah tali leggi di preoccupante censura sono purtroppo già state approvate.

Se vuoi saperne di più segui questo interessante sito (in inglese): www.greenisthenewred.com

(foto di Nemesi Animale, scattata in un allevamento lombardo, novembre 2012)

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Di Redazione Elzeviro.eu

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