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“La ricerca scientifica senza animali” Roma, 14 gennaio 2014

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Si é tenuto lunedì 14 gennaio presso la Sala delle Colonne – Camera dei Deputati- il convegno dal titolo ” La ricerca scientifica senza animali” promosso dalla Federazione Associazione Diritti Animali Ambiente. Tra gli interventi, spiccano quelli di Claude Reiss, fisico e biologo cellulare dell’ Universitá di Lille, e di Marcel Leist, professore alla School of Medical Biology in Germania, entrambi promotori dello sviluppo di metodi alternativi.” La sperimentazione sugli animali é solo un enorme business, mentre é dannosa e fuorviante per la nostra salute. Ma non possiamo più permettere che i grandi interessi economici di queste multinazionali e delle lobby che le tutelano prevalgano sul nostro diritto di avere una ricerca scientifica affidabile e davvero predittiva per l’uomo, relegando l’Italia nelle retrovie del progresso scientifico per quanto riguarda la ricerca biomedica e tossicologica”. Sono state queste le parole pronunciate dall’On. Michela Vittoria Brambilla all’apertura dei lavori.”A queste lobby, che lucrano sulla sofferenza di milioni di animali, dico che non possono più mettere a repentaglio la salute dei cittadini, ostacolando l’accesso a metodi di ricerca ben più affidabili, veloci ed economici, realizzati con nuove e straordinarie tecnologie, già in uso in molto paesi, come ad esempio gli Stati Uniti”.Il convegno si é tenuto proprio mentre in Parlamento é in esame l’art. 13 della legge di delegazione europea, con la quale, lo scorso 03 agosto, il parlamento ha introdotto principi innovativi e restrittivi ( norme scritte proprio dall’ex- ministro Brambilla) tra cui la promozione di metodi alternativi, il divieto di eseguire test senza anestesia, il divieto di allevare, sul territorio nazionale, cani, gatti e primati destinati ai laboratori.A livello internazionale crescono i dubbi sulla necessità dei test ” in vivo”.“La sperimentazione animale” sostiene il professor Leist ” veniva utilizzata in passato ma oggi esistono metodi alternativi molto più efficaci- come quelli che utilizzano tessuti prodotti in vitro. In questo settore si distinguono la Germania, l’Olanda e gli Stati Uniti”.

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Di Gabriele Tebaldi

Classe 1990, giornalista pubblicista, collabora con Elzeviro dal 2011, quando la testata ha preso la conformazione attuale. Laurea e master in ambito di scienze politiche e internazionali. Ha vissuto in Palestina, Costa d'Avorio, Tanzania e Tunisia.

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