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Fiorito ai domiciliari; sulle porte del carcere: “mai rubato nulla”

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Un metro e novanta per centosettanta chili, spavaldo e per nulla dimagrito in tre mesi di carcere, il politicante della regione Lazio in forza al Pdl è stato condannato agli arresti domiciliari grazie alla richiesta accolta del suo avvocato mediatico (Carlo Taormina, onorevole già nelle file dei berluscones della prima ora).

E fin qui, c’è chi avrebbe da ridire sul fatto che un ladro che ha rubato 200mila euro, tra cui viaggi, viaggi e viaggi, ma anche Suv e presumibilmente bella vita sottraendo danaro pubblico a man bassa, dopo soli tre mesi di galera possa ritornare a casa.

A costoro risponde sicuramente chi, dall’altra parte, pensa ad un risparmio carcerario mica male, in termini di cibo e di spazio, in tempi nei quali esistono persone che intraprendono scioperi della fame per sollecitare la politica sulla questione del sovraffollamento carcerario.

Eppure lascia più che mai basiti il fatto che sulle soglie di Rebibbia sia stato dato modo a questo ladrone che ha fatto (meno male) saltare la giunta regionale laziale di vomitare frasi quali: “sono innocente”, “mai rubato niente”, “ora vi dico chi sono i ladri”…

Non è così che il nostro pipistrello obeso spiccherà il volo

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Di Redazione Elzeviro.eu

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