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Il video in questione presenta l?installazione artistica denominata Plastic Food, ad opera di Pierluigi Monsignori Potsy a Umbertide, in Umbria. La struttura si compone di una serie di blocchi di rifiuti plastici squadrati posti in un campo. Per questo questo tipo di arte molto attraente e financo scombussolante è detta Land Art.
L?autore nel video di cui sopra racconta della sua opera, e spazia ad ampio spettro sugli argomenti che hanno stimolato la stessa creatività artistica sua: nella sua descrizione parla di eco-sostenibilità e consapevolezza (ambientale).
Le intense emozioni che possono stimolare l?installazione di Monsignori Potzy sono senz?altro genuine, e l?artista le indirizza nella spiegazione contenuta nel video.In quest?opera l?artista lavora sulla dissonanza che scaturisce evidente dall?accostamento di blocchi artificiali e plastici (esemplari della vita moderna) alla natura piatta e senza tempo, immutabile come la coltivavano i nostri trisavoli. Così chi guarda l?installazione è colpito dalla lontananza estetica, fisica, e naturale che si interpone tra noi, ed il mondo naturale, tra la trasformazione selvaggia dell?ambiente circostante e la natura primigenia.
iGQ ha più volte sottolineato il tema della cementificazione selvaggia, piaga che, insieme all?abusivismo fa del nostro un paese incivile e retrogrado. Oggi vediamo con costante interesse l?ascesa dei mezzi ecologici come la bicicletta ed il ritorno alla vita agreste, tanto che, nonostante la crisi economica, sono in costante ascesa i bed and breakfast in campagna che offrono al cittadino la possibilità di vivere a contatto diretto con la natura. L?installazione in questione è testimone efficace di questo nuovo sentire, e lo incoraggia mirabilmente.
Visto il successo riscontrato è stata prorogata la chiusura dell’installazione presso Mola Casanova di Umbertide (PG) fino al 09 Settembre.
Freddie
