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Anche Monti tenta la rivoluzione della scuola

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Dopo Gentile, il buio: riforme annullate a colpi di decreti dagli esecutivi che si sono susseguiti per anni, piccole riformine, assunzioni in massa: migliaia di insegnanti senza cattedra, ma il debito si recupera a settembre anziché a ottobre. Tutto il sistema poggia ancora, nel duemilaedodici, sulla riforma gentiliana approvata nel Ventennio fascista, periodo fuciniero di legislazione e codicistica. Leggi sulle quali tuttora si basa il nostro apparato privatistico, scolastico, in parte penalistico e di previdenza eccetera.

Ora Monti, dopo le ultime esperienze morattiane, fioroniane e gelminiane, vuole riformare il sistema nella tanto agognata prospettiva della crescita. Il ministro dell?Istruzione, scelto non si sa bene se dall?attuale presidente del Consiglio o dal principe (Napolione I) non infila due congiuntivi di seguito: siamo certo ben lungi dalla dialettica gentiliana, dagli scambi vivaci di epistole Gentile-Croce. All?ex preside del Politecnico di Torino, eccellente arrivista, il compito di non scatenare le ennesime sfilate autorizzate e non di studenti, ricercatori, insegnanti e di tutti gli insoddisfatti e giustamente frustrati nel sistema-istruzione.

Bando alla forma, andiamo alla sostanza: il ministro dell?Istruzione Francesco Profumo, appena insediato, rilasciò alla ex parlamentare europea Lily Gruber lo scoop per La7: sarebbe stato indetto un concorso, il primo del nuovo millennio (l?ultimo risale ormai al 1999) per l?assunzione di circa 12mila insegnanti. Ed ecco che il consiglio dei ministri approva un decreto nell?ambito dello sviluppo proprio a questo scopo.

Ieri è stato approvato un decreto che introduce altresì un nuovo sistema di valutazione insegnanti: molto saggio introdurlo, si vedrà se sarà all?insegna della meritocrazia e dell?equità, obiettivo molto più difficile da raggiungere: ma il primo passo è stato fatto.

Nella giornata di ieri il Consiglio dei Ministri ha vagliato ed approvato quattro decreti presidenziali in tema di pubblica istruzione.

Il primo decreto, su proposta del Ministro dell’istruzione, universita’ e ricerca, riguarda l’istituzione e la disciplina del Sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione delle istituzioni scolastiche e formative, comprese le scuole paritarie, definendone finalita’, struttura e modalita’ di funzionamento.

Il Sistema di valutazione si basa sull’attivita’ di collaborazione di tre istituzioni: l’Invalsi (l’Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione e formazione), che assume il coordinamento funzionale dell’intera procedura di valutazione; l’Indire (l’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa), che sostiene le scuole nei piani di miglioramento; gli Ispettori, che collaborano nella fase di valutazione esterna delle scuole.

Uno dei perni di questa riforma, si legge nella nota di Palazzo Chigi, è costituito dall’autovalutazione delle scuole, determinata sulla base di dati forniti dal sistema informativo del Ministero dell’istruzione, universita’ e ricerca, dall’Invalsi e dalle stesse scuole. Questa analisi sara’ contenuta in un Rapporto di autovalutazione da cui successivamente l’Invalsi desumera’ gli indicatori che consentiranno di individuare le istituzioni scolastiche da sottoporre alla valutazione esterna, coordinata dagli ispettori.

In base ai risultati del Rapporto, la scuola definira’ un piano di miglioramento avvalendosi anche del sostegno dell’Indire, o della collaborazione con universita’, enti di ricerca, associazioni professionali e culturali. Gli esiti del procedimento di valutazione non hanno l’obiettivo di sanzionare o premiare, ma intendono rendere pubblico il rendimento della scuola in termini di efficacia formativa. Lo scopo e’ attivare un processo di miglioramento sistematico e complessivo dell’efficienza e dell’efficacia del servizio, che deve essere mirato soprattutto a innalzare i livelli di apprendimento degli studenti e a dotarli di conoscenze e competenze essenziali per operare scelte consapevoli per il loro futuro. Il sistema permettera’ anche di comprendere il valore dell’azione di coordinamento dei dirigenti scolastici.

Freddie

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Di Redazione Elzeviro.eu

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