Giorgio Mulè, direttore di Panorama, stamane in diretta su Radio Uno critica l?atteggiamento verticistico del Movimento di Grillo, specificatamente nelladirettiva del “capo” come si è definito ieri il comico, la quale esorta gli attivisti a non andare in Tv.
La polemica è scaturita dalla partecipazione del Consigliere comunale di Bologna Federica Salsi all?ultima puntata di Ballarò. Le naturali diatribe montate dalla stampa ineriscono un atteggiamento particolarmente autoritario del leader arrivato ad essere definito financo fascista; in realtà a ben vedere quello di Grillo appare più un lecito invito, per quanto derivi dalla voce che ha originato il Movimento stesso, e quindi per quanto sia possibile discostarvisi, si tratta pur sempre di un invito ammantato di un?importante carica carismatica.
Ieri sera nella trasmissione radiofonica Zapping 2.0 il Consigliere regionale emiliano Favia (quello delle critiche a Casaleggio), esprimeva questo concetto: il M5S è un Movimento di persone e non di automi, invocando una lettura più morbida delle direttive del comipolitico.
Mulè diceva stamattina a Radio Uno che la televisione sarebbe uno dei più grandi ed importanti salotti della democrazia, ma avendo riguardo a trasmissioni quali la citata Ballarò (caratterizzata da un conduttore fazioso, applausi pilotati, tempi di intervento arbitrari), ecco che il concetto di democrazia non appare per nulla calzante. Le direttive di Grillo appaiono in questo caso quanto mai appropriate.