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Un libro deve toccare le corde dell’anima, penetrare i pensieri nascosti e portarci in viaggi sconosciuti “E l’eco rispose” di Khaled Hosseini fa tutto ciò.
Hosseini è già noto per il suoi due precedenti romanzi “Mille splendidi soli” e “Il cacciatore di aquiloni”, pubblica il suo terzo romanzo “E l’eco rispose” edito in Italia questo giugno da Piemme.
Il romanzo presenta vari piani temporali, che coprono un arco di settantanni circa e intrecciano le storie di vari personaggi, le cui vicende si sviluppano attraverso tre diversi continenti.
La sensibilità artistica dell’autore a cui non sono sconosciute le tematiche sociali, come testimoniano i due precedenti romanzi, questa volta lascia trasparire una più acuta vena sentimentale focalizzandosi sul rapporto di due fratelli, Pari e Abdullah, e a tutte le persone che direttamente o indirettamente incontrano nel corso della loro vita.
I personaggi che si incrociano nel corso della narrazione sono tutti bene caratterizzati; l’autore, infatti, riesce a conciliare la funzione dei singoli personaggi in relazione ai due fratelli protagonisti, ma non tradendo mai la centralità del personaggio nel momento in cui il racconto si focalizza in maniera particolareggiata sulla sua vicenda.
L’abilità del romanziere si rivelano non solamente nello sviluppo narrativo, che si articola in continui flashback e flashforward, ma anche nell’abilità linguistica, nello sviluppo della sintassi e nella sovrapposizione dei diversi piani narrativi, non venendo mai meno a un linguaggio medio colloquiale, che accompagna il lettore, piacevolmente, nel corso di tutta la narrazione.
Un romanzo ispirato ed ispiratore, che non cade mai nel banale e non propone mai stereotipi, ma riesce ad evocare un senso di familiarità che si intreccia perfettamente allo scenario culturale e geografico delle storie dei personaggi.
Una lettura consigliabile a chi ama affrontare le inquietudine dell’animo, perdersi nelle emozioni del vissuto quotidiano, di realtà spesso poco conosciute, riuscendo tramite la lettura a compiere un percorso catartico.
