Sono stati scritti fiumi di parole sui concetti di onore, lealtà, sacrificio, coraggio. E nell’epoca dei social media sembra che il mondo sia definitivamente così pieno di guerrieri intrepidi, soldati perfetti, strateghi arguti che non si possa più scrivere niente altro al riguardo.
di Costantino Ceoldo
In realtà si ha a che fare molto spesso solo con dei poveriキーボードの戦士kenbanbushi, guerrieri a parole, come dicono i giapponesi. Mi scuso se la versione che riporto non è proprio quella corretta, ma rende di sicuro l’idea.
Intrepidi leoni da tastiera. Coraggiosi guerrieri da Facebook. Navigati dominatori del vasto mare oceàno dei forum militare. Tutti però al sicuro nel rassicurante tepore della loro cameretta.
Alla fine sono solo nebbia che si dissolve al sole quando a parlare è uno che il “mestiere” lo fa sul serio.
Nel 2016 esce per i tipi di Chiarelettere “Mai avere paura” ed è un piccolo successo editoriale. Nel 2018 gli fa seguito “La scelta” [2].
Sempre lo stesso tema:
è Danilo Pagliaro che parla, che scrive, che racconta. Pagliaro il legionario non pentito, come lui stesso si definisce. Pagliaro l’italiano insoddisfatto, con qualcosa dentro che sempre gli rode e lo porta a cambiare molti lavori. Pagliaro l’uomo che cerca qualcosa, che decide a 37 anni di non voltare la schiena ad una poderosa possibilità di cambiamento e prova ad arruolarsi nella Legione Straniera francese. Avrà successo, rimanendo in Legione fino ad oggi.
I suoi due libri, il terzo è in preparazione, raccontano quello che per lui è stata la Legione Straniera francese, con le sue lezioni da apprendere e i suoi miti da sfatare, la dura realtà con cui è necessario confrontarsi per andare avanti senza voltare la schiena.
Quella che offro qui ai lettori è la mia intervista video con Danilo:
Una chiacchierata amichevole, senza fronzoli e presunzioni ma da cui emerge, attraverso la rude e calda umanità di Pagliaro, più di qualche spunto di riflessione. Per chi vuole intendere, chiaramente.