Home / Altre rubriche / Varie / Chiamparino sui NoTav: «sono soltanto degli “arraffaconsensi”»

Chiamparino sui NoTav: «sono soltanto degli “arraffaconsensi”»

Condividi quest'articolo su -->

L’emblema del contromovimento di cui anche Chiamparino fa parte
L?ex primo cittadino di Torino in un?intervista al Mattino di Napoli afferma che, nascosta dietro uno pseudo-ambientalismo di comodo, vi sia la mera volontà di arraffare consensi. (…)





Le resistenze alla Tav sarebbero dello stesso genere di quelle che trent?anni prima si opponevano alla costruzione dell?autostrada (Torino-Bardonecchia). Anche allora il brando delle proteste era impugnato da Alberto Perino, ad oggi leader Notav che tiene lezioni nell?androne di Palazzo Nuovo (con la compiacenza del rettore ?).
Il tempo per il dialogo, a sentire Chiamparino, sarebbe finito. Il progetto della Tav sono ormai anni che si modifica (già tre volte sostituito quello ufficiale) e il metodo furbesco dei Notav, di continuare a tergiversare, (anche con atteggiamenti violenti e antidemocratici) per negarci gli essenziali fondi dell?Ue è, oltreché da irresponsabili, da disonesti.
Nei giorni scorsi già presidi
 con evidenti infiltrazioni politiche
Le uniche differenze che vi sarebbero tra i protestanti di allora (per la costruzione dell?autostrada) e quelli di oggi (i moderni Notav) è la addizionale partecipazione dei centri sociali. Allora infatti queste entità non c?erano, dice Chiamparino, che è stato l?unico politico a smarcarsi nettamente dai centri sociali, dalla loro politica violenta e dell?odio (vd. Askatasuna di corso Regina) e che ha paventato, nel suo mandato ed a più riprese, lo sgombero degli stessi. Pur senza mai essere riuscito nell?intento, forse un po? troppo astratto e populistico.
A tarallucci e vino invece sembra porsi l?attuale giunta Fassino, che se a parole può dirsi pro Tav, nulla fa per l?emergenza dei centri sociali che monopolizzano, da infima minoranza quale sono, la protesta Notav, le università, la viabilità intorno alle loro sedi, e appunto, le loro sedi, che sono palazzi comunali e non certo di proprietà loro, per quanto questi ambiscano a farli divenire tali.
Il movimento Notav a Roma ieri ha organizzato un corteo, purtroppo per i giovani dei centri sociali (qui in maggioranza, in quanto i Valsusini non sono scesi in massa nella capitale) era concomitante nella medesima città un corteo de LaDestra che in termini numerici lo ha affossato bellamente. Un?altra occasione per evitare adunanze improprie è stata evitata. Nel cosiddetto popolo Notav, quanti sono davvero Valsusini interessati e quanti, invece, anarchici esaltati?
Il movimento Notav sarebbe quindi delegittimato da questi elementi nullafacenti e violenti, oltreché da un metodo di opposizione inefficace e che non si smarca nettamente dalle violenze, e anche disonesto, poiché invece del dialogo (anche se ormai i tempi per il dialogo sono finiti) utilizza il tergiversare come arma contro il proseguimento dei lavori per la Tav. I francesi intanto sono a buon punto con la galleria, per due terzi francese e per un misero terzo italiana. Però in Francia non si vedono proteste simili: dall?altra parte delle montagne queste non sarebbero certamente tollerate. Neanche per un terzo.
Freddie
Condividi quest'articolo su -->

Di Redazione Elzeviro.eu

--> Redazione

Cerca ancora

Netflix e altri colossi stanno sdoganando la pedofilia?

E se diventasse politicamente corretto, usare l’immagine di una bambina come figura provocatoria e sempre …