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Bel tempo: i parchi cittadini infestati dall?immondizia abbandonata dai Romeni

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Il parco della Pellerina, la settimana scorsa.
Spiace dover esternare con un titolo così crudo la realtà dei fatti, ma abbiamo constatato che nei due più grandi parchi Torinesi, la Pellerina e la Colletta, le grigliate ed i pic-nic dei cittadini dell?Est europeo immondano i prati e affossano la bellezza della natura, che rinverdisce in questi giorni i suoi fasti. (?)

TORINO- Parco della Pellerina, il più grande parco di Torino: fino alla settimana scorsa era caratterizzato da una pulizia siberiana, con il manto nevoso che ammantava l?ambiente, gli alberi neri e spogli, i laghetti ghiacciati ed il frastuono della Dora: un paesaggio afrodisiaco e freddo. Col disgelo e l?arrivo della bella stagione, però, le famiglie dei Romeni, secondo la bella abitudine a loro propria, si ritrovano nelle panchine adibite, o sul prato, per mangiare e bere birra tutti assieme.

Un laghetto ghiacciato,
oggi già di nuovo dimora di anatre e cigni
Tuttavia l?ineducazione di questi utilizzatori del parco (meno male che qualcuno ancora li frequenta, per carità) rende intollerabile alla vista ed al cuore lo spettacolo indegno lasciato. Sì, perché i sacchetti di plastica, i cestini stracolmi, le bottiglie di vetro (anche rotte) ed i tovaglioli, fazzoletti e posate di plastica la fanno da padroni, sia nel Parco Mario Carrara (Pellerina), sia nel Parco della Colletta. Purtroppo gli italiani, ben abituati a gite fuori porta ed altresì a giardini privati, oltreché ad abitazioni sufficientemente comode  e constatata la pigrizia loro (nostra), non frequentano più questi luoghi bellissimi, e li lasciano alla mercé di questi consumatori maleducati.

Una conseguenza problematica, tralasciando il mancato rispetto per la terra che ospita questi patiti dei picnic, è quella che inerisce il mondo animale: nel parco della Pellerina, ad esempio, vivono nei laghetti centinaia di tartarughe, molte anatre, e anche cigni ed oche. Un bellissimo panorama faunistico che viene guastato dall?inquinamento e dalla plastica petrolifera che viene abbandonata in ogni dove e svolazza diffondendosi per ogni angolo e vialetto alberato del parco. Inoltre gli animali domestici, lasciati a fraternizzare e socializzare per l?erba, corrono verso gli avanzi di cibo lasciati dalle grigliate e azzannano pezzi di pollo e chissà cos?altro, passando in mezzo a luoghi pieni di bottiglie e schifezze di ogni sorta.

Non si vuole qui criticare il frequentatore del parco, che, voglia Iddio, vorremmo fosse sempre frequentato  proprio per la grande valenza naturalistica e sociale del Parco in sé, né si vuole attaccare la nazionalità dell?inquinatore abituale. Si vuole contestare il fatto vero e proprio di inquinare, pertinente evidentemente ai maleducati, anche italiani, ma che si constata, in questo preciso momento storico, specifico soprattutto dei nostri benaccetti Romeni.

Evidentemente, tra gli altri vari problemi (prostituzione e droga) che caratterizzano questi nostri bei parchi, anche questo non dovrebbe essere preso sottogamba dalla polizia locale e dai carabinieri, né trascurato dalla politica locale. Le forze dell’ordine talvolta le si può anche capitare di vedere girare pei vialetti dei suddetti bistrattati e bellissimi nostri parchi, anche se i vigili urbani sono più orientati a sanzionare i frequentatori che portano i cani innoqui senza guinzaglio, piuttosto che i comportamenti gravissimi di cui sopra.

Freddie

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Di Redazione Elzeviro.eu

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