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Leader Notav paragona polizia ai nazisti durante la guerra

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Il paragone del leader Notav tra i rastrellamenti durante la guerra e la situazione odierna

Perino: «Hanno gettato la maschera. Hanno fatto la caccia all’uomo nei nostri paesi. Proprio come fecero i nazisti» (…)



Di Freddie

Il Leader Notav la spara grossa, ma stavolta davvero grossa, paragonando i metodi della polizia, tra l?altro a nostro giudizio travisati, con i metodi di rastrellamento propri di un conflitto bellico, quando si trattava di “mors tua, vita mea”.
La furia omicida che la seconda guerra mondiale ha portato con sé è stata presa come termine di paragone per identificare la risposta dello Stato, per mezzo degli agenti di Polizia, ad una situazione violenta ed antidemocratica quale è il blocco di uno snodo autostradale.
Resta il fatto che in Valle gli operatori turistici e i gestori degli impianti sciistici si mettono le mani nei capelli: il più sconsolato di tutti è il sindaco di Salice d?Ulzio, che afferma come siano calate di più della metà le utenze paganti degli impianti sciistici. Così a Sestriere il 30% degli sportivi invernali hanno deciso di fare a meno della sciata nella città più alta d?Italia, e la percentuale è ancora ristretta, grazie anche alla possibilità di raggiungere detto centro abitato dalla Valle Chisone.
La Val di Susa, e con essa l?Italia intera, è sotto l?assedio costante di un?idea, imbevuta della retorica violenta dei centri sociali, che hanno delegittimato tutto un movimento, formato anche da anziani e persone per bene, ma che ora dovrebbero organizzarsi senza simboli, senza leaders che se ne escano con parole così infauste come quelle di Perino.
Tra i Notav vi sarebbero poliziotti infiltrati: così denunciano i partecipanti alla lotta di resistenza, come è stata ribattezzata con un?eco pseudopatriottica la resistenza alla Tav. Ebbene se questi infiltrati ci fossero per davvero, cosa tutta da dimostrare, sarebbe sicuramente un metodo legittimo della polizia quello di controllare il movimento, che già ha dato adito a manifestazioni di violenza, con delle infiltrazioni. Questo è certamente meglio della violenza, che le forze dell?ordine non praticano, se non in casi di stretta necessità e salvo gli errori propri di ogni essere umano, che, se vi sono stati, saranno giudicati nelle sedi opportune.
L?Italia, come dice Sallusti in prima del Giornale oggidì, è ora che faccia la sua parte per far capire al popolo da che parte sta la maggioranza. I Notav, spiace dirlo, ma sono una minoranza sia nel paese, sia in Valle; pertanto vanno sgominati gli assembramenti e disperse le manifestazioni non autorizzate. Perché questo è lo stato di diritto, tanto odiato dagli anarchici, questi sì, infiltrati tra i manifestanti.
La contromanifestazione dei Sitav, invocata da Cota e da Ghiglia, non pare così opportuna a chi scrive, in quanto costituirebbe una sorta di tentativo, da parte delle istituzioni, di trovare il consenso popolare, che in questo caso non è da ritrovare, poiché la maggioranza del paese è pro-tav e a dimostrarlo basti il pacifico fatto che i Notav non hanno, in venti anni, raggranellato le 500mila firme valide per la proposizione del referendum.
Il tempo delle discussioni, come dicevamo nel precedente articolo a proposito, è finito da un pezzo?

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Di Redazione Elzeviro.eu

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