L?ELZEVIRO
L?ultima volta è stato l?emblematico viaggetto di qualche centinaia (?) di Rom rispediti in Romania, mentre la Francia continua ad ospitare decine di migliaia di zingari semi-stanziali. Quest?anno invece il nostro campione dell?Eliseo se la prende con quei paesi che a suo dire non sanno attuare l?emergenza migratoria con respingimenti adeguati.
Tali attacchi sono giustificati solamente dal fatto che Sarkozy necessiti di recuperare terreno sui temi dell?emigrazione e della sicurezza interna, colpevolmente accantonati e ora rispolverati per l?occasione. Si faranno i francesi abbindolare ancora una volta?
Peccato che il nasone non abbia fiutato la vicinanza dell?Africa con Lampedusa, isola sconvolta l?anno scorso da 50mila migranti tunisini, libici, somali e chi più ne ha, più ne metta. L?Italia dovrebbe farsi carico, da sola dei respingimenti, il tutto sotto il giogo delle minacce sanzionatorie dell?Europa delle banche franco-tedesche? Ebbene l?anno scorso così è stato (mirabilmente) fatto.
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La posizione di Lampedusa nel Mediterraneo (il puntino rosso) |
Quest?anno la situazione in Africa sembra placarsi, ma non per questo si crede che le ondate migratorie non perverranno, che i temibili conducenti delle navi stracolme smettano di fare i delinquenti, e che gli africani decidano di sopportare la carestia di un Egitto in mano a spietati militari e decisamente non più democratico del precedente. Non si pensa che i libici stiano a guardare le lotte intestine dei successori del regime di Gheddafi. Né che i somali non cerchino di scappare dal non-stato che negli ultimi anni si è venuto a creare e che scelgano di morire di fame. Noi non si crede che gli Algerini non cerchino più rifugio nella loro pseudo-patria francese per sfuggire alla situazione civile e politica instabile. Tutto questo, sempre, passando per la vicina Italia.
In Nord Africa si parla prevalentemente francese, a causa di antiche ambizioni dei cugini d?oltralpe, e coloro che cercano l?Europa come punto di ripartenza per una vita agiata, transitano dall?Italia, ma hanno come meta ultima quella Francia la cui lingua madre li affratella.
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Marine Le Pen, candidata della destra forte di appoggi importanti, come la star civilmente attiva Brigitte Bardot. |
Quella Francia che ora, a sentirne il presidente, vuole essere dura e decisa contro l?immigrazione. Il pericolo di Marine Le Pen evidentemente scuote il presidente francese di origine ungherese alla guida del paese. Una giovane donna i cui principi si palesano tanto saldi, quanto chiari. Una politica, quella di Le Pen, che non necessita di minacce neglette di sanzioni per i paesi vicini. Paesi che potrebbero essere amici, con un po? più di buon senso ed un briciolo di buon gusto, che Sarkò e Carlà hanno troppo considerevolmente e troppo a lungo evitato di adoprare?
elzevirista@gmail.com
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