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QUIRINALE – Rielezione di Mattarella una sconfitta, ma l’alternativa è ancora meno democratica

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Apparentemente ci si accinge ad una rielezione di Mattarella. Colui che ha ammesso questa nuova prassi della rielezione di un Capo dello Stato dopo 7 anni al vertice delle istituzioni, è stato il predecessore dell’attuale Presidente, il Senatore di diritto e a vita Giorgio Napolitano.

È una sconfitta per tutti.

Certo, l’alternativa, sulla quale si adagiavano placidamente i partiti di centrodestra in cambio di chissà quale contropartita, era l’ascesa al soglio quirinalizio del presidente del Consiglio (tecnico) Mario Draghi. Questa di Mattarella rappresenta una magrissima consolazione – la elezione di Draghi, che potrebbe essere solo posticipata di un anno o due, è uno stupro alla democrazia. Perchè l’individuo non è stato votato da nessuno, perché è una figura solo artatamente super partes, oltretutto non politica, e rappresenta l’egemonia di una sola scienza (economica) su tutto il resto che compone lo Stato, dalla politica, alla legge.

La politica italiana, se ce ne fosse bisogno, esprime ancora una volta parlamentari spesso nominati o quasi (il sistema elettorale vigente è una barzelletta). I vertici dei partiti sono totalmente arroccati su trattative che non tengono in conto il polso del paese, ma solo il numero di poltrone. Non c’è nient’altro, sembra, che muova il Parlamento, tranne che la conservazione della poltrona. L’emiciclo, sempre piu` svuotato di prerogative, non crea piu` leggi, ma va avanti abusando della decretazione d’urgenza, quando di emergenza o urgenza non v’e` l’ombra.

Nel momento in cui la politica dovrebbe guidare il riscatto dello Stato e delle istituzioni, riprendere salde in mano le redini della democrazia, i guitti che guidano le compagini politiche nazionali propongono la rielezione del Presidente della Repubblica. Il parlamento, organo che dovrebbe essere voce del popolo e motore della democrazia, si autoassolve, si toglie credibilità. Letta e Salvini sopra tutti, ma anche Conte e Berlusconi, non sono in grado di dare alle istituzioni neppure la minima credibilità necessaria.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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