Home / Affari di Palazzo / Politica interna / Cantano i numeri e la musica tace

Cantano i numeri e la musica tace

Condividi quest'articolo su -->

Ad un mese dal voto, senza il sottofondo della campagna elettorale, gli Italiani scuotono la testa
Lo stallo, o meglio il pantano che s’è creato, non soddisfa nessuno. Si vive una situazione dubbia e stagnante che non risolve alcun problema economico, tesa soltanto a stemperare l’atmosfera con la parola cambiamento, abusata dai politici che non sanno cosa fare e si comportano come i gabbiani, che seguono il peschereccio perché pensano che verranno gettate in mare delle sardine. 
Calza a pennello questo similitudine di Eric Cantona, in quanto rispecchia la realtà dei parlamentari, che alla fine, dopo aver svolazzato un po’ di qua e un po’ di là , si accorderanno dietro ciò che appare più conveniente (non per l’Italia, ma per loro). Anche i cittadini più sinistrorsi hanno capito che non c’è trippa per gatti, e che la maggioranza degli Italiani non sta dalla loro parte perché non lo è mai stata.
I sondaggi, per quanto possano valere, sono tutti concordi nel dire che se si votasse domani, il PDL sarebbe il primo partito. Molti degli elettori, che il 24/25 febbraio scorso hanno votato per Grillo abbandonando Berlusconi perché delusi, sono pronti a ritornare all’ovile in quanto si stanno battendo il petto col “mea culpa”, pentiti di aver favorito l’ascesa di un governo PD-SEL. Lo stesso vale per coloro che hanno scelto Monti, già passato in un solo mese dall’8,3% al 5,/5 delle preferenze. Per quanto riguarda la scelta di Bersani per la presidenza della Camera (che marchia la sua provenienza), chi scrive preferisce non commentare, ma ricordare. Laura Boldrini è figlia di Arrigo, il comandante della 28° brigata Garibaldi che il 15/5/1945 sterminò 300 ravennati innocenti (con donne e ragazzi) dopo aver compiuto nefandezze di ogni genere.
Arrigo Boldrini, in arte comandante Bulow.
Quel cognome ripetuto 327 volte durante lo scrutinio delle schede, ha messo il dito in una piaga che non si rimargina mai. Quel giorno, per chi ha memoria , è stata scritta una pagina orrenda della nostra storia (mai punita in tribunale) che ancora fa correre un brivido lungo la schiena . Siamo d’accordo sul fatto che la colpa dei padri non deve ricadere sui figli, ma l’ex portavoce dell’ONU dei diritti umani dovrebbe chiedere scusa alla metà degli Italiani per lo scempio avvenuto. Non c’è nient’altro da aggiungere , senonché la 17° legislatura, non ancora iniziata , è partita col piede sbagliato.
Giuseppe Franchi
N.A.A. (Noi Automobilisti Antieuropeisti)

Condividi quest'articolo su -->

Di Redazione Elzeviro.eu

--> Redazione

Cerca ancora

La furia cieca e lo stridor di denti della sinistra sconfitta

Dopo il successo clamoroso di “Fratelli d’Italia” si scatena nel paese la furia scomposta di …