Il Movimento 5 Stelle è un partito che, nel bene e nel male, ha rivoluzionato la politica italiana,
portando sulla scena gli sprechi parlamentari, tagliandosi gli stipendi, arrivando fino a introdurre una misura di redistribuzione del reddito come il reddito di cittadinanza. Ma prima di tutto ciò, il Movimento ha avuto il pregio di spezzare il bipolarismo, tanto da essere additato, dai commentatori, quale il partito che ha inaugurato la Terza Repubblica.
Ora, a molti commentatori in questa avversa fase politica, sembra che quest’ultima innovazione rivoluzionaria che ha portato al tripolarismo parlamentare, non vada bene. Forse per interesse, forse per nostalgismo, in questa delicata fase politica che porterà alla caduta dell’ennesimo governo, quello innovativo Giallo-Verde guidato da Di Maio e Salvini, con lo sfondo appannato di Giuseppe Conte a fare da improbabile pacere, anche considerato il grigio retroterra accademico.
Queste le opzioni prospettate dalla stampa mainstream per il M5S (abilmente compendiate da Giuseppe Masala):
- Se il Movimento và ad elezioni: muore.
- Se il Movimento accetta un governo istituzionale a tempo con chi ci sta: muore.
- Se il Movimento fa un governo con il centrosinistra: muore.
- Se il Movimento fa un governo con la Lega: muore.
Sembra dunque che commentatori più o meno dipendenti e più o meno foraggiati da certa politica siano in fase di forte rimpianto per i tempi che furono, ove tutto si spartiva in nome del santo (pseudo) Bipolarismo.