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L’incubo: se vince il NO, Padoan Primo Ministro

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La prospettiva di un governo tecnico si fa sempre più nitida.

 

Il mondo finanziario continua a lanciare minacce contro chi ha intenzione di bocciare la riforma costituzionale proposta dal Governo Renzi. Non contenti di aver perso tutte le scommesse possibili sulla Brexit e Trump, i grandi istituti finanziari ora minacciano l’elettorato italiano con la possibilità di un Governo tecnico.

Il portale più letto dagli speculatori nel mondo, Bloomberg, riportava oggi il seguente articolo dal titolo: “Padoan visto come Premier più probabile se la Riforma Costituzionale non passa“. L’analisi continua sostenendo che Padoan sia la persona giusta per “rassicurare i mercati finanziari e i leader dell’Unione europea“, viene poi aggiunto che l’attuale Ministro dell’Economia e dello Sviluppo (?) dovrà traghettare l’Italia fino alle prossime elezioni che con ogni probabilità si svolgeranno nella primavera del 2017.

Lo stesso Renzi, in un’intervista rilasciata a La Stampa lo scorso sabato, ha detto che “un governo tecnico sarebbe il più probabile scenario se il Referendum verrà rigettato“. Una buona tattica quella seguita da Governo e finanza per convincere gli indecisi a votare SI. D’altronde il fronte NO è composto a maggioranza da grillini, berlusconiani, leghisti e SEListi (se esiste ancora SEL); tutti elettori che non hanno un buon ricordo del Governo tecnico guidato da Mario Monti.

Il Governo Monti è quello che ha messo il Fiscal Compact (pareggio di bilancio) in Costituzione e ha prodotto la becera Riforma della Fornero, il cui articolo 24 venne dichiarato incostituzionale dalla stessa Corte. Gli indecisi del NO si trovano ora di fronte alla concreta minaccia di un ritorno dell’incubo tecnico, questa volta con Padoan. Un ex pezzo grosso del Fondo Monetario Internazionale, l’istituzione che “ristruttura” le economie a suon di tagli alla spesa sociale e privatizzazioni, che ad ogni sua uscita pubblica suol ribadire l’importanza del parere dei mercati.

Quegli stessi mercati che minacciavano gli inglesi e gli americani di Apocalisse in caso di Brexit e di Trump. A quanto pare invece il mercato e l’economia reale di entrambi stanno volando alle stelle.

Tuttavia non possiamo tranquillizzare i più indecisi tra i NO, perché il rischio di Governo tecnico c’è. D’altronde un Paese privo di sovranità, il cui Presidente della Repubblica ha già dimostrato più fedeltà a Bruxelles che ai propri cittadini non può essere al riparo dai ricatti del mercato finanziario.  

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Di Redazione Elzeviro.eu

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