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“Marino, dimettiti”, “No, grazie””

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Lo scandalo che tra lo scorso autunno e inverno ha colpito la Capitale continua a portare con sé degli strascichi. Si sono infatti appena conclusi ben 44 nuovi arresti che hanno coinvolto consiglieri comunali e regionali di Lazio, Sicilia, Abruzzo ed Emilia Romagna. Un evidente segnale della trasversalità nazionale di questa pseudo organizzazione criminale che aveva e ha come punto forte lo smercio e il traffico degli immigrati.

Tutto gira sempre intorno alla tristemente famosa cooperativa gestita da Buzzi, una macchina perfetta o quasi in grado di lucrare migliaia e milioni di euro sulla testa di immigrati fatti venire in Italia con l’inganno di una nuova opportunità di vita.

Anche l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno sarebbe tornato di nuovo al centro dell’indagine, la sua elezione al Parlamento europeo sembrerebbe infatti aver avuto l’appoggio di un clan della ndrangheta calabrese.

Dopo questa nuova tornata di scandali molti si sono levati per chiedere le dimissioni dell’attuale sindaco Marino, tra questi il segretario del Carroccio Matteo Salvini e il Presidente di AssoTutela, associazione per la tutela dei cittadini, Michel Emi Maritato che così sì è espresso: “Chiediamo le dimissioni immediate dell’attuale sindaco Marino prima che venga sciolta l’Assemblea capitolina“.

Il sindaco però sembra non voler lasciare l’incarico e anzi si dice pronto a “cambiare tutto”, dopo che avrà “allontanato la politica colpevole”. In un guazzabuglio dove destra e sinistra sono allo stesso modo coinvolte è però ben difficile stabilire dove arrivino i colpevoli e dove stanno invece gli innocenti.  

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Di Redazione Elzeviro.eu

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