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Gli alberghi in ginocchio

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Prendiamo ad esempio il caso degli alberghi per andare nello specifico. Senza stare a parlare della Gran Bretagna che ha abbattuto le tasse sulle industrie petrolifere per dare ossigeno all’economia: lasciamo perdere, per ora. 

Le strutture alberghiere in Italia sono in moltissimi casi desuete, vecchie nel senso più spregevole, fatiscenti.
Gli alberghi italiani, per tornare all’onor del mondo, avrebbero bisogno di una boccata di ossigeno, così da permettere che si operino le giuste ristrutturazioni e restaurazioni, nonché per mettere a norma (barriera architettoniche comprese) tutti i locali.

Naturalmente, al fine di scoraggiare le tecnologie e le aziende straniere online di affitto “in nero”, bisogna abbattere le tasse. Ci sono dei veri e propri alberghi illegali, anche nel centro delle città d’arte, che al fisco italiano non pagano un euro. Per ritornare competitivi sul mercato in tale settore, quindi, il governo avrebbe dovuto disporre un piano di taglio delle onerosissime tasse disposte nei confronti delle strutture alberghiere, attraverso sgravi fiscali. 

Cosa ha invece disposto l’Esecutivo? Il governo Renzi, terzo premier nominato dall’alto bypassando le elezioni, ha inasprito le tasse introducendo Imu alberghiera e tasi sulle strutture alberghiere. Il governo ha anche disposto la tassa di soggiorno. L’unico risultato di questi beceri inasprimenti sarà accellerare le chiusure degli alberghi. Chapeau.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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