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Urli Berlinguer e perdi il 15%

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Beppe Grillo su Facebook esalta De André (♪ siete per sempre coinvolti ), non facendo dichiarazioni, salvo il ringraziamento di rito ai 5 milioni e passa di italiani che ancora hanno creduto in lui. In lui, non nel suo movimento, il quale ha subito una stoccata fortissima, dimezzandosi e mandando in Europa ben pochi parlamentari rispetto a quelli pronosticati.

Resta comunque il secondo partito d’Italia, il M5S, considerato anche che Forza Italia è scomparsa dalla scena politica con un miserrimo 16 per cento, dopo che il suo leader ha distrutto il centrodestra. Alfano ha raggiunto il quorum, mentre Fratelli d’Italia-An, con un simbolo che sembra una matrioska, è stato epurato. Nota di colore: Monti allo zero virgola sette, se la gioca con il Sudtirol Volkspartei. 

Insigni politici, addirittura uno dei fondatori del Pd, Mario Adinolfi, davano il Pd al 30 per cento scarso, mentre le cose sono andate in modo diverso: uno storico 40,1% delle preferenze risulta dalla croce apposta su un simbolo che richiama al suo interno il PSE, e il colore rosso del sangue del comunismo. Perché tant’è: Renzi ha preso i voti suoi personali, ma non è dato sapere, entro il 40 per cento, in quanti abbiano votato il simbolo del PSE e in quanti il democristiano-fantasioso-demagogo mai eletto, ma finalmente legittimato Presidente del Consiglio.

Grillo ha perso una valanga di voti, forse anche per avere inneggiato a Berlinguer sul palco, senza ricordarsi che, abile e onesto politico, questi intratteneva rapporti cordiali con i comunisti più trucidi dell’Europa, dall’Urss ai balcani. Questo può avere fatto storcere il naso ad alcuni elettori neo-affezionai al progetto Cinque stelle. Guardando agli spogli, in molti il naso l’hanno effettivamente storto.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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