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L’ultima trovata del sindaco Fassino

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Torino, lo abbiamo già ricordato più e più volte, grazie alla capacità tecnica dei Romani grandi costruttori di città e di strade, è una città sorta e costruita sullo schema di un accampamento militare. Una città con strade e corsi larghi e perpendicolari che dovrebbero assolutamente limitare un traffico sempre più abnorme e che è aumentato in modo più che esponenziale negli ultimi trent’anni. Quindi tutto bene? Magari! Purtroppo non è così, in barba alla scientifica razionalità dei nostri antenati, Torino è una città con un traffico degno di una metropoli da cinque milioni di abitanti e con relativo e proporzionale livello di inquinamento.

 

Il motivo è da sempre sotto gli occhi di tutti: la presenza della più grande azienda automobilistica d’Italia che ha fatto sì che la decisione di dotare una città da un milione di abitanti di un servizio di trasporto pubblico degno di questo nome sia sempre stata in qualche modo rinviata, ostacolata con soluzioni tampone che hanno portato soltanto alla paralisi progressiva del traffico degli ultimi anni. A fronte della necessità di dotare la città di una metropolitana in linea con i parametri europei si è provveduto con cinquant’anni di ritardo a costruire un’unica linea che risponde alle necessità di appena un decimo e…forse neanche dell’intera popolazione costringendo il resto, con somma gioia di mamma Fiat, a usare la propria auto con tutte le conseguenze del caso.

 

Se è pur vero che il trasporto pubblico a Torino non si limita all’unica linea della metropolitana bisogna anche sottolineare che a partire dalla fine degli anni settanta con la cosiddetta rivoluzione dei trasporti pubblici si è passati ad un sistema a scacchiera che ha finito solo con il prolungare i tempi di percorrenza sugli stessi mezzi di trasporto. Se prima infatti per andare da una parte all’altra della città si poteva usare quasi sempre un unico mezzo, a partire da quella assai infelice decisione i cittadini si sono dovuti sorbire tempi di attesa triplicati con la necessità di prendere due se non tre mezzi per fare lo stesso percorso. E’ ovvio che in queste condizioni chi deve arrivare in tempo in ufficio ci rinuncia e sale sulla sua maledetta automobile.

 

A fronte di questa grave inefficienza, il traffico privato, come era prevedibile, è triplicato finendo per paralizzare la città intera e la stessa tangenziale che nelle ore di punta diventa un micidiale imbuto con decine di migliaia di auto bloccate per ore. Ora le varie amministrazioni, quasi tutte di sinistra, che si sono succedute in questi anni non hanno trovato di meglio che tappezzare la città di telecamere per cercare in tutti i modi di gonfiare le proprie entrate finanziarie ai danni dei cittadini ridotti al ruolo di sudditi. Se a questo aggiungiamo semafori mal regolati e lunghi come l’anno della fame, rotonde mal studiate e altrettanto mal costruite che provocano code chilometriche e una miriade di dossi che rendono la circolazione degli stessi autoveicoli una specie di percorso ad ostacoli il quadro paradossale è completo.

 

Un quadro fallimentare che è illuminante sull’incapacità o…piuttosto sulla mancanza di volontà da parte dell’amministrazione comunale di rendere la vita dei cittadini almeno un po’ migliore. Cittadini che per andare a lavorare sono costretti, in mancanza di un servizio pubblico efficiente, a usare la propria auto per poi essere costretti a mangiarsi il fegato perché ogni giorno si devono sorbire tempi di attesa incredibili. Ma state tranquilli perché il sindaco Fassino ha trovato la soluzione che risolverà ogni problema: ovvero il Santo Graal in grado di risolvere i problemi del traffico. E sì perché è recente la decisione di introdurre per ora in zona Vanchiglia, Vanchiglietta e nella Circoscrizione 7, il limite ridicolo di 30 all’ora con tanto di cartelli (pagati ovviamente dai contribuenti) e altri dossi (anche questi pagati dai cittadini oltre ovviamente alle altre migliaia già presenti sul territorio e…a suo tempo pagati sempre dai contribuenti felici, mazziati e contenti).

 

Questa signori è la grande soluzione trovata dalla Giunta Torinese…per la serie… da una parte continuo a favorire mamma Fiat continuando a costringere sotto sotto i cittadini all’uso dell’auto e dall’altra parte getto un po’ di fumo negli occhi facendo vedere di tenere alla salute e alla sicurezza degli stessi rendendo la loro simpatica gita sulle quattro ruote un autentico incubo. Ma di rendere il trasporto pubblico finalmente all’altezza degli standard europei neanche a parlarne perché questo creerebbe qualche problemuccio con chi ha per carità il legittimo interesse di incrementare la vendita delle proprie auto.

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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