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Madonna della Pace… e i soldi?

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Approfondiamo la querelle chiesa di Madonna della Pace – Comunità ortodossa rumena. La chiesa è stata ristrutturata e verrà affidata alla comunità ortodossa rumena. 

SEZZE (LT) – Chi scrive si sente in dovere di intervenire sulla questione, in questo momento tanto dibattuta, spesso a sproposito e strumentalmente, Madonna della Pace-Comunità ortodossa rumena. Per un motivo semplice: siamo gli unici ad essersi interessati in maniera seria delle problematiche legate alla immigrazione selvaggia a Sezze ed agli sprechi che interessano parecchie opere pubbliche di questo territorio.

Partendo dal presupposto che ci sembra superfluo ribadire la nostra contrarietà all’utilizzo improprio, soprattutto da parte di stranieri, di una struttura sulla quale sono stati investiti centinaia di migliaia di euro degli italiani finalizzati ad uno scopo ben preciso, e che ha rappresentato e rappresenta per Sezze una rilevante valenza storica, è importante sottolineare alcuni aspetti non ancora evidenziati. La chiesa di Madonna della Pace, all’epoca ancora di proprietà della Curia, non fu acquistata direttamente dal Comune. Essa passò prima in mano a privati e solo in seguito fu acquisita nel patrimonio comunale. Se il Comune di Sezze era interessato alla sua acquisizione perché l’acquistò solo in un secondo momento? Per chi scrive, che da tempo si sta interessando, solo per fare un esempio, all’asse patrimoniale del Conservatorio Corradini scontrandosi contro il muro di gomma delle diverse amministrazioni locali e non solo, cointeressate, non rappresenta una novità il fatto di trovarsi di fronte a passaggi di proprietà quantomeno poco chiari e sui quali non si intende fare chiarezza.

Riteniamo che l’amministrazione debba delle risposte. Quella stessa amministrazione comunale di Sezze che ottenne finanziamenti cospicui per la ristrutturazione del manufatto storico, per lavori che avrebbero dovuto portare alla realizzazione di un centro di arti e mestieri. O almeno così si strombazzò. Il seguito della vicenda Madonna della Pace è noto ed analogo alla sorte di altri manufatti. “Bruciati”quei finanziamenti, i lavori non furono portati a termine e l’opera fu abbandonata a se stessa. Quello che è praticamente successo e sta succedendo per il Monastero delle Clarisse, il Palazzo Pitti, l’Anfiteatro.

Non solo l’opera fu abbandonata, ma l’intero sito cadde nel dimenticatoio. Ormai nel degrado fu ripulito e risistemato grazie solo all’intervento volontario di un comitato di residenti ormai stanchi. Dando per scontato che l’amministrazione non può pensare di gestire a proprio piacimento e secondo le proprie convenienze un patrimonio che è di tutti consegnadolo a privati, affermiamo che non ci si può distogliere né deviare rispetto alle finalità dei soldi ottenuti per pubblica utilità. 

Non ci interessano gli ortodossi, non prendiamo in considerazione coloro che poco credibilmente si scoprono nazionalisti solo in questa occasione, pretendiamo soltanto che venga fatta chiarezza su come in questo Comune vengono sprecati ingenti finanziamenti.  |   Movimento libero iniziativa sociale

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Di Redazione Elzeviro.eu

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