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Lazio, Milan e Atalanta missione quasi compiuta

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Lazio, Milan e Atalanta mettono una seria ipoteca sul passaggio del turno: due vittorie e un pareggio in trasferta che illuminano una Europa League sempre più in mano alle italiane.

Dopo le imprese in Champion’s ecco servita l’avanzata delle italiane anche in Europa League. E’ un sintomo questo di una sorta di sospirata resurrezione del calcio italiano che, sebbene ancora all’inizio, sembra avere invertito il triste trend degli ultimi anni che ha visto le nostre squadre, Juventus esclusa, regolarmente sbattute fuori dall’Europa che conta.

La Lazio in uno stadio deserto e con il solo tifo degli sponsor belgi non  si fa spaventare, e ci mancherebbe, dai pur volonterosi belgi dello Zulte. Mister “chissà chi è” sulla cui schiena pesava l’enorme responsabilità di sostituire il Ciro nazional-laziale, ha finalmente inaugurato la sua personale striscia di goal contribuendo non poco alla vittoria finale. Caicedo, va detto, si è anche mangiato letteralmente altri due goal ma va bene così anche perché nel secondo tempo Inzaghino, mister onnivincente e onniscente, ha pensato bene di affiancargli anche Immobile oltre ad un ritrovato Milinkovic.

Da ringraziare anche Strakosca autore di un paio di parate salva nazione degne di massima nota e onore. Alla fine Lazio vittoriosa ma soprattutto speranzosa di andare a Nizza a far valere il suo blasone e il suo tasso tecnico alla presenza di Super Marione e soci. Le chances di passare il turno ci sono e anche belle robuste, solo i biancocelesti a questo punto possono essere…nemici di sé stessi.

Soffre invece il Milan che si vede rimontare in casa ben due goal da un ottimo Rijeka. Ci vuole tutto il…fondo schiena possibile e immaginabile con goal al 94° di San Cutrone per far vincere chi forse non lo meritava in pieno. Ma per la stampa ufficiale e prona al volere delle cosiddette grandi, tale risultato rattoppato contro una squadra di medio-basso cabotaggio vale evidentemente quanto una vittoria nella semifinale di Champion’s. Sarebbe curioso con il senno del poi vedere cosa sarebbe successo se al posto del Milan osannato ci fosse stata appunto la Lazio o l’Atalanta.

La verità è sempre la stessa: i giornalisti sportivi continuano a praticare il solito peso con due misure a seconda della potenza politica ed economica degli interpreti con buona pace della completezza di informazione e soprattutto del rispetto per quei tifosi la cui colpa è solo quella di non tifare per le squadre politicamente corrette. Passando all’Atalanta, i nerazzurri, dopo aver subito un po’ la pressione e l’urto dei leoni francesi, comprensivi anche del goal del vantaggio transalpino, hanno sfoderato una prestazione tutta orgoglio, forza e polmoni che rende giustizia e fa onore al calcio nostrano molto più della finta impresa del Milan nel suo stadio.

La squadra allenata da Gasperini, goal capolavoro a parte del super Papu Gomez, ha dimostrato ancora una volta di avere nel suo dna la capacità di giocare bene a calcio…anzi benissimo, cosa che le fa e le farà dimenticare di essere annoverata tra le cosiddette provinciali soprattutto dai soliti giornalisti di cui sopra che si ostinano a vedere solo Milan, Inter Juve, Roma e Napoli. L’Atalanta nonostante il pareggio comanda il suo girone a 4 punti…se questo non è un buon inizio pochissimo ci manca.

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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