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Inter: fine delle illusioni

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Nel quarto turno di Europa League stecca solo l’Inter sconfitta dai modesti inglesi del Southampton, pareggia il Sassuolo in casa con il Rapid Vienna, mentre Roma e Fiorentina dilagano rispettivamente con l’Austria Vienna e lo Slovan Liberec.

Per l’Inter i guai non finiscono e forse…finisce anche l’avventura nella coppa. Infatti questa sconfitta in Inghilterra relega i nerazzurri all’ultimo posto nel girone a quota 3. Ora a tenere in piedi le residue speranze della squadra e dei suoi tifosi rimane solo la matematica. Con due vittorie, a farle…, si andrebbe a quota nove  e forse qualcosa di potrebbe aggiustare ma l’Inter di questi tempi non appare per nulla attrezzata per queste imprese.

Una squadra sorta così per caso senza un piano preciso e con contraddizioni in termini che ne fanno una corazzata con a disposizione le armi di un dragamine. Questa è l’impietosa fotografia di un cigno che continua a vivacchiare come un anatroccolo e che non riesce ad uscire fuori dalle sue insicurezze. Non basta l’ennesimo goal di Maurito Icardi e i successivi miracoli di Handanovic in versione Uomo Ragno perchè alla fine i padroni di casa segnano due volte e vincono grazie anche ad un augogoal di Nagatomo.

E non basta a guidare la baracca neanche Vecchi preso in prestito dalla Primavera che si arrabatta come può cercando di presentare un’Inter difensiva, chiusa e pronta a colpire in contropiede per la serie primo non prenderle e poi….si vedrà. Ora i giochi sembrano quasi fatti perché ci vorrà un miracolo di prestazioni e di concomitanze mica da ridere per ridare almeno una qualche forma di speranza per ora attaccata solo ai numeri della matematica.

Fa quello che può l’onesto Sassuolo  che riesce a pareggiare contro i discreti…rapidisti viennesi. peccato perché fino a cinque minuti dal termine i neroverdi stavano vincendo per due reti a zero. Cinque minuti che sono serviti agli ospiti prima per accorciare le distanze e poi per acchiappare un pareggio che sa di miracolo. Il Sassuolo continua a pagare a caro prezzo la sua totale mancanza di esperienza internazionale anche se i giochi sono tutti ancora da definire: gli emiliani ora sono terzi a cinque punti dietro l’Athletic Bilbao e i belgi del Genk entrambi a sei punti…forza e coraggio!

Nessun problema per la Roma e la Fiorentina che affondano senza pietà l’Austria Vienna e lo Slovan Liberec grazie ad un’attrezzatura…bellica decisamente più adatta ai turni successivi; due squadre che continuiamo a vedere proiettate verso la finale di Solna a meno di improvvise e impreviste amnesie.Per le nostre due corazzate i cugini meno brillanti dell’Austria Vienna e i modesti padalatori dello Slovan Liberec ultimo in classifica non potevano essere validi test ma al massimo sparring partners per un prolifico allenamento-sgambata.

Troppa è sembrata la differenza dei valori in campo per poter anche soltanto impensierire chi ha le carte in regola per ambire a traguardi finalmente ambiziosi…perché continuiamo a sostenere a spada tratta che è meglio vincere l’Europa League che arrivare in finale di Champion’s e perderla. Questo perché mai nessuno si è ricordato delle squadre che hanno conteso con sfortuna la coppa dale grandi orecchie mentre sono ancora in molti a ricordare le imprese delle squadre che si sono portate a casa la “coppetta” di consolazione.  

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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