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L’omelia di Papa Francesco nel giorno consacrato alla Santissima Trinità

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Domenica 26 maggio, presso la parrocchia dei Santi Elisabetta e Zaccaria a Prima Porta, Il Santo Padre ha tenuto la Celebrazione eucaristica per la Solennità della Santissima Trinità. Questa è stata la prima visita di Papa Francesco in una parrocchia della capitale. La Celebrazione della Messa e’ iniziata con il saluto del Parroco e la successiva risposta del Papa; anche se improvvisata per niente fuori luogo, anzi, toccante: “Cara prima sentinella, cara seconda sentinella, carissime sentinelle, mi piace quello che tu hai detto: che periferia ha un senso negativo, ma anche un senso positivo. Tu sai perché? Perché la realtà insieme si capisce meglio non dal centro, ma dalle periferie. Si capisce meglio. Anche questo che tu hai detto: diventare sentinelle, no?”.

In questo modo sono state riprese le parole “sentinelle di Roma” che i parrocchiani di Santa Elisabetta e San Zaccaria si erano attribuiti nella loro lettera di benvenuto al Papa. Il Santo Padre ha continuato ringraziando Parroco e fedeli della parrocchia omonima per il lavoro che svolgono “come sentinelle”, per l’accoglienza nel giorno della Trinita’; poi ha invitatoa cominciare la Messa, “con spirito di pietà, in silenzio, pregando tutti insieme per tutti”. Nell’omelia, il Papa e’ riuscito a sviluppare un dialogo con I bambini e le bambine della Prima Comunione.

Nel testo dell’omelia si e’ ricordato che la “Madonna, appena ricevuto l’annunzio che sarebbe diventata madre di Gesu’, e anche l?annunzio che sua cugina Elisabetta era incinta – dice il Vangelo – se ne andò in fretta; non aspettò. Non ha detto: “Ma adesso io sono incinta, devo curare la mia salute. Mia cugina avrà delle amiche che forse l?aiuteranno”. Lei ha sentito qualcosa e “se ne andò in fretta”. Il Papa ha espresso in questo punto come sia bello pensare alla Madonna, nostra Madre, che “va in fretta per aiutare la cugina”. La Madonna – continua il Santo Padre – è sempre così: <<E? la nostra Madre, che sempre viene in fretta quando noi abbiamo bisogno. Sarebbe bello aggiungere alle Litanie della Madonna una che dica “Signora che vai in fretta, prega per noi!”. Perché Lei va sempre in fretta, Lei non si dimentica dei suoi figli. E quando i suoi figli sono nelle difficoltà, hanno un bisogno e la invocano, Lei in fretta va>>.Vivendo meglio il rapporto con i bambini della Prima Comunione, Papa Francesco ha ricordato che “la Madonna ci aiuta anche a capire bene Dio, Gesù, a capire bene la vita di Gesù, la vita di Dio, a capire bene che cosa è il Signore, com?è il Signore, chi è Dio”. Successivamente ai piccoli ha rivolto diverse domande, con lo scopo di approfondire bene il significato della Santissima Trinita’: “il Padre ci ha dato la vita; Gesù ci ha dato la salvezza, ci accompagna, ci guida, ci sostiene, ci insegna; e lo Spirito Santo? Che cosa ci dà lo Spirito Santo? Ci ama! Ci dà l?amore. Pensiamo a Dio così e chiediamo alla Madonna, la Madonna nostra Madre, in fretta sempre per aiutarci, che ci insegni a capire bene com?è Dio: com?è il Padre, com?è il Figlio e com?è lo Spirito Santo. Così sia”.

La Messa e l’ncontro sono terminati con l’Angelus. Appena dopo, il Santo Padre ha ricordato don Pino Puglisi, il sacerdote beatificato il giorno prima a Palermo e ha invitato, come gia’ fece Giovanni Paolo II a pregare per la conversione dei mafiosi. “Don Puglisi -ha detto il Papa- e’ stato un sacerdote esemplare, dedito specialmente alla pastorale giovanile. Educando i ragazzi secondo il Vangelo li sottraeva alla malavita, e cosi’ questa ha cercato di sconfiggerlo uccidendolo. In realtà, però, è lui che ha vinto, con Cristo Risorto. Lodiamo Dio per la sua luminosa testimonianza, e facciamo tesoro del suo esempio”.

Scritto il 28 maggio: giorno di San Paolo Hanh (santo vietnamita)

Per chi volesse leggere il testo integrale dell’omelia, qui e’ posto:

http://www.vatican.va/holy_father/francesco/homilies/2013/documents/papa-francesco_20130526_omelia-parrocchia-elisabetta-zaccaria_it.html

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Di Redazione Elzeviro.eu

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