Rovigo – Forse solo l’opera di balordi ma il timore che diretto la catena di incendi via sia una regia è più che concreto. E in zona stazione cresce l’allarme ed è già psicosi.
Nella notte, infatti, tre distinti episodi hanno costretto agli straordinari prima gli uomini del comando provinciale dei vigili del fuoco di Rovigo poi quello delle Volanti, chiamati a indagare sull’escalation di roghi dolosi.
Erano passate da poco le tre del mattino quando in viale Marconi è andato a fuoco un cassonetto: immediato l’intervento dell’autobotte che ha spento le fiamme anche se si trattava solo dell’inizio di una nottata a dir poco movimentata.
Prima delle quattro, infatti, una nuova chiamata al comando: nel pacheggio di piazza Riconoscenza, nell’area compresa tra il dopolavoro ferroviario e la sede del Cur, una vettura era avvolta dalle fiamme e contemporaneamente dal vicino bar, a pochi meri distanza, il fumo aveva avvolto i due gazebo posti all’esterno. Nuova uscita dei vigili del fuoco che hanno domato i roghi non senza difficoltà mentre dalla questura le pattuglie convergevano in zona.
Di certo al momento si sa soltanto il modello della vettura, una Fiat punto, e che le fiamme sarebbero di origine dolosa. Si indaga ancora invece per stabilire se le fiamme si siano propagate accidentalmente al bar o se auto e gazebo siano andati a fuoco con due diversi inneschi nell’evidente intenzione di procurare il maggior danno possibile.
Un particolare però colpisce immediatamente: l’auto è la stessa che ignoti avevamo cercato di incendiare – senza riuscirci a differenza di stavolta – soltanto un paio di giorni fa, la notte tra il 6 ed il 7 giugno scorsi.