IVREA – Una città in festa sotto il primo sole di marzo, ha ospitato turisti provenienti da ogni parte del mondo e giunti per vedere il Carnevale.
Per molti, specialmente per chi arriva da lontano o è alla ricerca di folclore, la manifestazione è solo sinonimo di battaglia delle arance, ma non è così per l’edizione 2014. Lo si è potuto constatare domenica, giornata in cui la Fondazione ha deciso di puntare molto sul corteo storico con qualche novità.
Quest’anno, oltre al consueto corteo, composto da Alfieri, Pifferi e tamburi, Mugnaia (con annessi paggi e paggetti, Toniotto e Scorta d’onore) Generale, Stato Maggiore, Sostituto, Abbà, la banda musicale che precede la Mugnaia, il Podestà e i Credendari (che hanno sfilato su venti stupendi cavalli), il pubblico ha potuto ammirare anche il nuovo gruppo I Battaglione Reggimento Provinciale d’Ivrea 1796, che ha sfilato sia a piedi che a cavallo, e due gruppi di Pifferi e tamburi, uno proveniente da Saint Tropez e l’altro dalla città statunitense di New York.
I due gruppi ospiti hanno sfilato anche ieri sera per le vie della città, insieme ai Pifferi e Tamburi di Arnad (AO), di Ivrea, di Andrate, all’interno del progetto Pifferi e Tamburi: passi e suoni nella notte, pifferate dal mondo nel centro storico. Anche se la bella Ivrea era sotto una pioggia battente, le vie cittadine hanno ospitato molti eporediesi e non, che hanno potuto ammirare i gruppi cimentatisi nelle varie “pifferate“, sempre ordinati e professionali.
Diego pdn