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Sezze, ma quale trasparenza!

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Continuiamo a tenervi al corrente dei fatti di una cittadina alla quale Elzeviro tiene particolarmente.

SEZZE (LT) – Stando ad un dossier recentemente diffuso da Rinascita Civile, il comune di Sezze sarebbe il più “trasparente” tra tutti quelli della provincia di Latina. Non riusciamo a capire, aldilà delle cifre fornite relativamente ai siti ufficiali degli enti locali, come si sia potuti arrivare a tale conclusione. Giusto per fare chiarezza, occorre informare gli estensori dello “studio” e l’opinione pubblica che potrebbe essere erroneamente indotta a credere veramente ad un “palazzo” di vetro, che la Commissione trasparenza del comune setino è attualmente senza presidente. Per un motivo molto semplice: non riuscendo ad entrare in possesso di atti ufficiali, l?ex presidente trovò necessario non solo rassegnare le dimissioni, ma addirittura, stando a notizie giornalistiche, a presentare nel merito un esposto agli organi competenti, il cui esito è ancora sconosciuto. Parliamo quindi di un comune talmente trasparente da mettere in condizione il presidente della Commissione trasparenza di dimettersi. Un assurdo! 

Tanto per limitarci a questioni fondamentali da noi recentemente sollevate, come denunzia il locale Movimento Libero Iniziativa Socialeil comune di Sezze è così  trasparente che presenta i propri bilanci senza il minimo accenno all’asse patrimoniale dei propri beni immobili. E fa così da anni. Non solo, ma incalzati anche su questo argomento, sindaco ed amministratori tutti, tacciono. Come il più stretto riserbo continuano a mantenere sull’entità dei beni patrimoniali del Conservatorio Corradini, fondazione costituita nei primi anni del ‘700 dall’omonimo cardinale, ora di proprietà del Comune e dello Stato, alla luce di una sentenza della Cassazione. Non viene pubblicizzato l’inventario dell’ingente patrimonio e tanto meno viene fatta luce su come esso sia stato gestito, da chi, ed in forza di quali titoli esclusivi, nel corso dei decenni. Ai cittadini non è dato neanche sapere se tali patrimoni abbiano subito, negli anni, variazioni. Parliamo di proprietà ingenti e di questioni fondamentali, perché in un periodo come questo, di magra per tutti gli enti locali, non è possibile continuare a chiedere sacrifici agli amministrati nascondendo loro eventuali e plausibili “tesoretti”.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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