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GENOVA – A prescindere dal fatto che con la violenza non si risolvono i problemi di una città, si vuole qui esprimere la nostra SOLIDARIETA’ a tutti i lavoratori genovesi (da quelli dell’AMIU, agli operai dell’ASTER, a quelli del Teatro Carlo Felice) che hanno cinto d’assedio Palazzo Tursi durante i lavori del consiglio comunale, per protestare contro la scellerata politica delle privatizzazioni imposte dalla Giunta Doria.
Alternativa tricolore lancia un’appello di dimissioni nei confronti del Sindaco Doria, che si ritiene abbia fallito miseramente nel suo ruolo. Si è lasciato plagiare dalla volontà del PD che ha voluto imporre la sua linea fallimentare con il ricatto di una crisi e quindi di elezioni anticipate.
Sarebbe meglio che il Sindaco facesse un esame di coscienza per valutare gli errori compiuti in questo anno nella guida della città.
L’attività del sindaco si potrebbe riassumere schematicamente così:
1. zero assoluto per quanto concerne la sicurezza dei cittadini e l’ordine pubblico, carenze nell’edilizia pubblica;
2. regolarizzazione delle coppie di fatto incluse anche quelle omosessuali;
3. nessuna volontà politica di risolvere il problema dei nomadi, anzi le utenze degli ultimi otto anni sono state pagate con i soldi dei contribuenti, aumenti delle imposte (IMU, TARES ecc);
4. concessioni di immobili comunali a partiti politici di sinistra ed associazioni con canoni di affitto ridicoli e vergognosi; ed altro ancora che è sotto gli occhi di tutti.
Per tutti questi motivi, che non certo favoriscono ma anzi penalizzano la Comunità si richiedono le dimissioni di Doria, sindaco non affiliato ad uno dei maggiori partiti politici ma con simpatia in Sel e, sottomissioni frequenti al volere del Pd.
