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I Vigili di Torino fanno il record di alcool-test

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TORINO- Nell’immaginario collettivo la figura del Vigile urbano ha ormai assunto dei connotati “fiabeschi”, ma non nel senso buono del termine, bensì identificando in questo il ruolo del tutto negativo che assumono i malvagi all’interno delle fiabe per bambini.

Per il cittadino il vigile è tutto fuorché uno che “vigila“, già dal noto film di Alberto Sordi intitolato appunto “Il Vigile” si poteva notare come questa figura si sia stereotipata su dei binari tutt’altro che benevoli, creando quest’immagine di ingiustizia e orrore che si manifesta di fronte alla maggioranza dei cittadini.

Ma sarà solo frutto della smisurata fantasia di noi cittadini? Oppure vi è anche un concorso di colpe tra la stessa categoria e chi le assegna gli ordini? A guardar bene il ruolo del Vigile si presta benissimo a questa parte da Sceriffo di Nottingham, ovvero colui che è spavaldo con i deboli, ma profondamente codardo con i più forti. Il corpo dei vigili urbani è infatti, come è risaputo, civile e non possiede dunque i vantaggi che un addestramento di tipo militare può dare, in aggiunta a questo vi sono gli ingrati compiti cui essi si trovano a dover far fronte, compiti che richiedono estrema pignoleria con l’obiettivo di trovare il comune cittadino con le mani nel sacco.

A Torino i vigili sembrano particolarmente entusiasti di poter incarnare questo abbietto personaggio e anzi lanciano pomposi proclami, come quello presente oggi sulla Stampa, in cui vantano il record annuale di controlli alcolici, arrivati ad oggi fino a 2500 (a partire da gennaio 2013). Cattiva abitudine è quella di mostrare il muscolo a chi non lo possiede, con questo non si vuol dire che l’acool test sia di per sè un’ingiustizia, bensì si vuole sottolineare come la stessa solerzia applicata in questi controlli non sia allo stesso modo eseguita nei confronti di chi, come per esempio i rom, vive per tutta la vita, e non per una sola sera, ai margini della legalità. In una città che di notte si tappezza di prostitute e spacciatori, basti guardare la zona di San Salvario (adiacente al centro), è facile far la voce grossa con chi si è “azzardato” a bere una birra prima di guidare. 

Oltretutto chi ha l’abitudine di uscire la sera conosce benissimo i luoghi dove i vigili piazzano le proprie pattuglie e nonostante possa aver alzato il gomito sa in linea di massima come evitare i controlli.

Inutile dunque dilettarsi in pomposi auto elogi quando vi sono delinquenti impuniti nell’isolato a fianco, è un po’ come vantarsi di possedere una pistola senza saperla usare…ops !

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Di Redazione Elzeviro.eu

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