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La Juve è ancora tabù per la Lazio

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La Juve si impone all’Olimpico grazie al goal dell’ex Lichtsteiner. In semifinale incontrerà l’Inter di Mancini. Per la Lazio soltanto un improduttivo possesso palla senza neanche un tiro in porta.

 

La Lazio non ce l’ha fatta: per l’ennesima volta i biancocelesti si infrangono contro il muro bianconero. Non basta agli uomini di Pioli un irritante, lento e quanto mai improduttivo possesso palla. Troppo debole la difesa nonostante il buon apporto del nuovo acquisto Bisevac: Hoedt, che nell’occasione del goal juventino si è fatto trovare fuori posizione, non sembra adatto a giocare in serie A e ora che si è fatto male anche Mauricio la dirigenza laziale dovrà assolutamente completare l’ennesimo mercato fallimentare pena l’uscita anche dall’Europa League e la fine mesta di ogni speranza residua in campionato.

Per la verità alla Lazio occorrerebbero precisi e mirati rinforzi pure nel reparto avanzato anche questa sera, come molte altre volte, non pervenuto. L’infortunio poi di Biglia mette ancora di più nei guai l’instabile barca laziale anche perché lo “splendido” mercato estivo non ha portato il sostituto del regista argentino e…se le cose non vanno benissimo quando c’è lui vanno…ancora peggio quando non c’è. Si dirà che la Lazio ha tenuto testa alla Juve per larga parte della partita  ma ci si dimentica che, a parte l’occasione solare sprecata nel primo tempo da Keita che da posizione perfetta è riuscito nell’impresa di mandare il pallone fuori, di occasioni da goal neanche a parlarne. 


Sul fronte bianconero la squadra campione d’Italia si è limitata a controllare la partita nel primo tempo per poi affondare il colpo decisivo nel secondo quando Zaza ha colpito il palo alla destra di Berisha e Lichtsteiner si è avventato sul pallone vagante e ha messo dentro nonostante la smanacciata finale del portiere biancoceleste. La tecnologia ha detto che il pallone era entrato interamente. I tiri finali dello stesso Zaza e di Dybala entrato dalla panchina hanno legittimato anche senza il raddoppio la superiorità dei bianconeri. La Lazio dopo l’ennesimo fallimento stagionale ora dovrà trovare una via di uscita che permetta almeno di finire dignitosamente una stagione dannata, dannata a causa delle precise e gravissime responsabilità di chi gestisce la società e che la gran massa dei tifosi laziali non vede l’ora di “giubilare”.

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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