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Continua il volo delle fantastiche quattro

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COMMENTO AL CAMPIONATO

 

Le prime quattro in classifica continuano la loro folle corsa verso lo scudetto, l’Inter grazie al solito 1-0 vince ad Empoli tallonata da una Fiorentina formato Ilicic, da un Napoli micidiale al San Paolo sul Toro e da Dybala e soci vincitori in casa contro il Verona. Sbatte la Roma contro un ottimo Chievo capace di rimontare per due volte i vantaggi romanisti. Penosa la Lazio che in casa contro il Carpi non riesce ad impegnare il portiere avversario neppure una sola volta. Colpaccio del Bologna a San Siro e ora per Mihajlovic si fa dura. Martedì sera la Samp ha vinto il derby della Lanterna su un Genoa che si sveglia troppo tardi ma che rischia addirittura di pareggiare all’ultimo. Buon punto del Frosinone sul campo del Sassuolo mentre l’Udinese grazie alla vittoria sull’Atalanta aggancia la Lazio in classifica.

 

Lo scudetto sarà molto probabilmente una questione a quattro con Inter, Napoli, Fiorentina e Juve di una spanna sopra tutte le altre. L’Inter manciniana vince in trasferta grazie ad un goal di rapina di Icardi e ad una disattenzione grossolana dell’arbitro che si dimentica di concedere un clamoroso rigore a favore dei padroni di casa. Sta di fatto che comunque, di riffa o di raffa, l’Inter porta a casa la sua dodicesima vittoria e rimane in cima alla montagna del campionato. Appena dietro scalpita il Napoli che contro il Toro, nonostante il temporaneo digiuno di Higuain, trova i suoi sostituti in Insigne autore di una palombella magica e in Hamsik che buca Padelli da posizione quasi impossibile. Scalpita pure la Viola che ha trovato in Ilicic il suo formidabile alfiere e…bucaniere che mette nei guai il Palermo e Ballardini rimasto seduto sulla panchina solo perché qualcun altro ha rifiutato di prendere in mano il testimone. Sabato piatto ghiotto perché a Firenze arriverà la banda del buco Lazio e se la Fiorentina giocherà come sa fare si preannunciano goleade d’altri tempi.

La Juve a tre lunghezze dalla testa continua a macinare chilometri e punti. Questa volta la vittima sacrificale è il Verona che consente a Dybala, Bonucci e Zaza di fare nobile passerella. Stupenda la punizione dell’argentino in stile Del Piero. La Roma di questi tempi non sorprende più: riesce ad andare in doppio vantaggio grazie a Sadiq e Florenzi e a farsi riagguantare da Paloschi e Dainelli, per poi andare di nuovo in vantaggio con Iago Falque e subire ancora il definitivo pareggio ad opera di Pepe che si vede dopo qualche secondo convalidare il goal su punizione dalla techno machine. Sul fronte Lazio c’è solo la pena e il pianto con una partita consacrata all’attacco senza mai, dico mai, impegnare Belec. Continua sul campo l’eco delle incredibili parole che questa estate aveva proferito il direttore sportivo Tare riguardo all’impossibilità di migliorare una simile rosa. Una rosa in cui non esiste un degno sostituto di Biglia, dove la difesa è quasi improponibile e dove i tre attaccanti sono stati finora in grado di segnare complessivamente la miseria di cinque reti con una media di una rete e mezzo a testa in diciotto partite. Ma ora…brindiamo perché con il nuovo innesto Bisevac ultra trentaduenne, fresco di operazione chirurgica al ginocchio e reduce da ben otto-nove partite giocate in tutto l’anno solare, risolverà “sicuramente”, sempre grazie a…Tare, almeno i “problemucci” della difesa.

Il Bologna targato Donadoni mette nei guai Mihajlovic grazie al goal di freddezza di Giaccherini che sfonda la porta rossonera ma anche quella di casa Sinisa ormai ad un passo dalle valigie. Martedì una Samp finalmente conscia del suo effettivo valore ha liquidato la pratica del derby con la doppietta di Soriano e la rete di giustezza di Eder ma soprattutto con la regia illuminante di Fantantonio Cassano. Il Genoa del mago Gasper si sveglia troppo tardi dall’annebbiamento procuratogli dalla velenosa pozione ferreriana e per poco non riesce nell’impresa che sarebbe stata scritta a caratteri di fuoco nel libro magico del Grifone. Protagonista di quella che sarebbe stata una rimonta epica è stato il prode cavaliere Pavoletti sempre pronto a farsi trovare con la testa e il piede giusto in area di rigore. Bella l’impresa del Frosinone che per due volte va in vantaggio sul difficile campo del Sassuolo e che alla fine, grazie alla rete di Falcinelli, deve accontentarsi di un solo punto che però gli permette di portarsi ad una sola lunghezza dalla zona salvezza. Bella vittoria dei bianconeri di Udine che con Thereau e Perica vincono e convincono contro i ragazzi in nerazzurro dello zio Edy e ora si ritrovano con gli stessi punti della Lazio.

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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