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C’è un’aquila che vola lassù in alto!

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COMMENTO AL CAMPIONATO

 

La Lazio asfalta l’Empoli e sorpassa la Roma fermata dal Toro nella sfida dell’altro Olimpico. La Juve con la testa alla Champion’s subisce un’incredibile sconfitta contro gli eroici ducali. Il Napoli si riprende il quarto posto vincendo contro una Fiorentina discontinua. L’Inter ricomincia a vedere la luce stravincendo a Verona mentre il Milan non va oltre il pareggio contro la nuova Sampdoria targata Eto’o. Per la salvezza vittoria scaccia crisi dell’Atalanta contro il Sassuolo e affermazione del Chievo sul campo del Cesena. Completano la giornata le vittorie del Genoa sul Cagliari e del Palermo sull’Udinese.

 

Quello che molti, anche se sotto voce, avevano previsto è accaduto: la Lazio, del tutto coerente con il suo sontuoso ruolino di marcia, ne rifila quattro al super Empoli di Sarri e approfitta dell’ennesima cortesia del Toro che le ferma sul pari i diabolici cugini. Il sorpasso è servito sul piatto della magnifica mensa apparecchiata dal super Chef Pioli. La Lazio, che fino a ieri veniva incredibilmente snobbata dalla quasi totalità dei media ciechi e sordi, ora è diventata una splendida realtà di cui sarebbe delittuoso ma…anche stupido continuare a tacere. Se il campionato fosse iniziato soltanto a gennaio i biancocelesti, udite udite…seguiti a ruota dagli spledidi soldati di Ventura, ora sarebbero lì a contendere lo scudetto alla Juve. La Lazio è diventata da ieri anche la squadra con il miglior attacco del campionato in barba a chi inizialmente le consentiva al massimo di ambire al sesto-settimo posto. E’ vero che comunque ci sono ancora alcune cose da migliorare ad esempio in difesa, che comunque è diventata pur sempre la terza difesa del campionato dopo quella di Roma e Juve, a maggior ragione da oggi dopo l’infortunio di De Vrij. E ci saranno da domani anche alcuni problemini a centrocampo ora che l’inarrestabile motorino Parolo ha subito la frattura della costola. Ma la Lazio ha dimostrato di avere sette vite e di poter risorgere ogni volta dalle sue ceneri: nonostante la “sfiga” con la esse maiuscola che continua a flagellarla, Pioli riesce sempre e comunque a ricompattare l’ambiente e, rimescolando la formula degli ingredienti, a trovare ogni volta la soluzione chimica più adatta alla bisogna.

Sabato, manco a farlo apposta,  ci sarà al varco madama Juve, sconfitta dagli eroici giocatori del Parma che sembrano avere trovato in Jose Mauri l’uomo del futuro, augurando che appunto ci sia ancora un futuro per una delle società più gloriose del nostro calcio. La Juve, proprio come sabato al Tardini, chissà, forse potrà essere distratta o appesantita dal sacro fuoco della Champion’s o…forse no, sarà comunque una sfida stellare, un anticipo delle altre due finali che si giocheranno rispettivamente fra due e quattro mesi, il nostro calcio aveva bisogno di una tale ventata di adrenalina che è anche splendida e inevitabile conferma degli attuali valori di vertice.

Sulla Roma che dire se non che la banda di Garcia sembra, rispetto ad inizio anno ma soprattutto rispetto alla scorsa stagione, passata dal motore aspirato a quello diesel anche se pur sempre…turbo diesel, una squadra che, nonostante l’alta qualità dei suoi interpreti, non riesce più ad accendersi a comando come faceva prima ma ha preso a viaggiare ad una velocità decisamente di crociera, diciamo a dimensione più umana, il che non è poi neppure così tragico o drammatico: tolta la marziana Juve e la…selenica aquila, non si vedono all’orizzonte altre squadre in quadro di competerle. Poteva esserlo il Napoli ma la squadra di Benitez continua a dimostrare, soprattutto in trasferta, di non avere la necessaria continuità specie nel suo solito tallone d’Achille ovvero la difesa. Ieri il Napoli ha vinto e convinto ma lo ha fatto tra le mura amiche contro una Fiorentina più spavalda che concreta a cui, proprio come al Napoli, manca in difesa una struttura veramente affidabile. Queste due squadre a nostro giudizio potranno comunque ritagliarsi, a meno di crolli improvvisi, uno spazio in Europa League sia nella stagione attuale che il prossimo anno, di più “nin so”.

Sul fronte milanese l’Inter approfitta di un Verona non proprio in giornata di grazia e, con i suoi due alfieri Icardi e Palacio, annichilisce le speranze del Verona di tornar a vedere le stelle come i cugini del Chievo che invece ora sono approdati alle acque tranquille e placide della classifica di mezzo. L’Inter non è ancora uscita dalla crisi e ci vorrà ancora del tempo perché Mancini riesca a trovare gli equilibri tecnico-tattici in grado di dare alla sua truppa quelle certezze che finora sono mancate. Discorso analogo per il Milan che strappa un pari, comunque da non disprezzare, al cospetto di una Samp sempre più targata Eto’o ma anche sempre più figlia di tal Sinisa, allenatore tra il sanguigno e il caratteriale ma gran conoscitore di uomini e di…mezzi oltre che in odore di languidi richiami rossoneri: il buon Pippo nazionale è avvertito.

Il Genoa affonda quasi definitivamente il Cagliari e si porta a due sole lunghezze dal Toro: non sarà un risultato sensazionale ma pur sempre tranquillizzante. L’Atalanta dello zio Edy si toglie dalla sabbie mobili della zona retrocessione vincendo e convincendo contro il solito Sassuolo, un segnale questo positivo che da linfa alle attese e alle speranze della squadra nerazzurra che la prossima di campionato andrà a Roma non per recitare la parte della vittima sacrificale ma, visto il recente passato del suo allenatore, per provare a fare chissà…magari un dispettuccio. Bella vittoria del Palermo in casa contro un’Udinese con la testa ormai alle vacanze di giugno: la squadra del patron Pozzo non sembra infatti avere più gli stimoli per dare un senso al suo campionato sempre più anonimo e ormai fuori da ogni obbiettivo. 

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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