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La Juve cala il settebello e la Roma risponde con un tris

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La Juventus stende con un super cappotto il Parma mentre la Roma mata con tre goal un Toro rinunciatario. Impresa dell’Empoli in casa contro una Lazio debole psicologicamente. Sampdoria pari d’orgoglio contro il Milan mentre il Napoli torna a sognare battendo in trasferta una Fiorentina sempre più in crisi. Inter un pari che sa di sconfitta.

 

L’undicesima giornata vede le prime due sempre più saldamente al comando davanti al gruppone delle inseguitrici. La capolista liquida il…povero Parma, non ci sono altri aggettivi adatti, con un sette a zero d’altri tempi, roba che in serie A si vede poco o quasi mai. Fanno da cornice all’impresa le rispettive doppiette di Llorente, Morata e Tevez (splendida la prima rete che…rieccheggia quella segnata da Maradona ai mondiali del 76 contro l’Inghilterra) e quella di Lichtsteiner. L’impalcatura difensiva del Parma dura solo ventitré minuti, il tempo di organizzare le armi da tiro della legione invincibile bianconera. Al minuto 23 infatti al…segnale di Allegri i bianconeri scatenano l’inferno seppellendo la vittima sacrificale sotto un diluvio di tecnica, tattica e ardore agonistico. Ora alla ripresa la capolista è aspettata da un impegno molto più probante e…molto meno all’acqua di rose contro una Lazio che vorrà farsi perdonare lo sgarbo di un’inattesa sconfitta in quel di Empoli.

Il sabato calcistico ha visto invece il pari tra Sassuolo e Atalanta che non risolve i vari problemi ma che porta le due compagini a…tirare a campà ancora un po’. Il Milan invece viene fermato sul pari dai blucerchiati che dimostrano come nei piani alti della classifica non ci stiano per puro caso. Continuano i problemi di amalgama per Inzaghi che forse sconta fino in fondo una certa mancanza di esperienza nel ruolo di allenatore, un mestiere difficile che non si impara per magia da un momento all’altro e che necessita di anni di gavetta che al nostro Filippone mancano eccome… . Forse sarebbe stato meglio evitargli questa patata bollente, questo enorme accollo di responsabilità che rischia, tra l’altro, anche di bruciarlo facendolo diventare il capro espiatorio di colpe non sue.

Il Napoli va a vincere contro una Fiorentina sempre più in crisi di gioco e di identità. La rete di Higuain non è altro che il risultato matematico di quanto successo sul campo con i viola per gran parte della partita intimiditi e incapaci di reazione e con gli ospiti invece prontissimi ad approfittarne. La Fiorentina ci prova nell’ultima mezzora quando forse è ormai troppo tardi. Tra i padroni di casa gli unici a salvarsi sono Pizarro, Cuadrado e il portiere Neto che impedisce che il risultato acquisti caratteristiche più drammatiche. Ora il Napoli riparte dal terzo posto riconquistato per provare ad ambire a qualcosa di più importante ma dovrà trovare quella continuità che fino ad ora gli è mancata.

Continuità che…continua a mancare in casa Lazio, dove ogni qual volta occorre fare il definitivo salto di qualità per rafforzare quanto di buono fatto in precedenza, ci si perde puntualmente per strada. Più che un fatto tecnico temiamo sia una questione di tenuta psicologica, di carattere che viene meno proprio quando sarebbe necessario tirarlo fuori. Quello che manca alla compagine biancoceleste e che solo Iddio Onnipotente potrebbe regalargli è la forza…dei nervi distesi che, tradotto in soldoni sportivi, vuol dire carattere vincente. Insomma sul più bello la…bella incompiuta si trasforma in una banda di undici “Don Abbondio” con tutto quello che ne consegue. Purtroppo, temiamo che se uno il coraggio non ce l’ha difficilmente può acquistarlo e questa squadra purtroppo, Gentiletti a parte, il coraggio che ti fa superare i momenti difficili che esistono per tutti, Juve compresa, sembra geneticamente non averlo. Sul versante puramente tecnico invece continuano a dimostrare le solite grosse pecche Ciani e Cavanda, i veri punti deboli della squadra: da loro infatti le amnesie, le giocate sballate nei momenti topici e…i goal regalati agli avversari. A gennaio, in attesa del prode argentino di cui sopra, la dirigenza dovrà inventare qualcosa e scendere a fare compere al mercato delle occasioni.

Cagliari e Genoa si dividono la posta e il punticino comunque utile a entrambi, il Genoa infatti arpiona la Lazio al quinto posto mentre la compagine isolana si stabilizza in una zona meno pericolosa tenendo le pericolanti a due punti di distanza. Il buon Zeman dovrà lavorare ancora molto per dare continuità ai suoi anche se onestamente il Genoa di quel gran mago del calcio di Gasperini non è sembrato lo sparring partner ideale. Il Chievo liquida il Cesena in casa togliendosi dall’ultimo posto in classifica nel quale è di nuovo piombato il Parma. Il Palermo, dopo aver lasciato all’Udinese il piacere della…scoperta di essere in  vantaggio, si è riversato nella metà campo avversaria fino al definito pareggio su rigore ad opera di Dybala che, per altruismo mal riposto, cede il secondo penalty al compagno Vazquez che se lo divora.

In serata la Roma da spettacolo e cala il suo tris contro un Toro…ben poco scatenato che ha saputo solo reagire con una girata di Quagliarella deviata da De Sanctis. Per il resto solo e…tanta Roma con i goal di Torosidis, Keita, migliore in campo insieme a Totti, e Ljajic. Il secondo posto è ancora ben saldo e la pausa potrebbe portare nuova linfa e carburante nel serbatoio giallorosso…la Juve è avvisata. L’Inter della premiata ditta Tohir-Mazzarri deve accontentarsi del pari in casa contro un ottimo Verona e ora si trova a languire a metà classifica o giù di lì. Per Mazzarri potrebbe scoccare l’ora dei processi e…delle ormai quasi prevedibili epurazioni di rito a meno di…miracoli dall’alto.

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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