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Troppo Bayern per questa Roma

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Il risultato complessivo finale di 9 reti ad una la dice lunga sulla differenza esistente tra le squadre di prima fascia del nostro campionato e quelle di pari livello che se la giocano in Europa, soprattutto dalle parti della Germania teutonica o giù di lì. Se è pur vero che il risultato dell’andata all’Olimpico è stato frutto di una serataccia anomala che nel calcio ci può sempre stare, quello di ieri sera, al di là del punteggio classico, netto, pulito anche se meno roboante, è la fotografia impietosa delle indiscutibili differenze tecniche e tattiche tra la compagine capitolina e i campioni di Germania. Una differenza che, al di là dei punteggi e dei numeri, sembra a tutt’oggi incolmabile e…questo onestamente anche se al posto delle casacche giallorosse ci mettessimo quelle bianconere. Il calcio italiano nel suo complesso deve recuperare ancora un bel po’ di strada se vuole rimettersi almeno al passo delle altre squadre europee di media-alta levatura.

 

La partita inizia con una Roma che cerca di fare la sua partita ripartendo in velocità ma anche mettendo  molta attenzione in fase di non possesso palla. Ma dopo appena quindici minuti di studio i padroni di casa incominciano a giocare e…si vede. Infatti al minuto 19 il primo acuto della partita con un bel tiro di Bernat sul quale Torosidis ci mette il corpo deviando provvidenzialmente il pallone prima che possa provocare guai più seri. Al minuto 23 altra occasione per i tedeschi che con Lahm costringono il portiere Skorupski a fare il primo intervento rilevante della serata. La Roma ora patisce la pressione del Bayern ed è costretta a rintanarsi nella sua area. Al 33° altra occasione per i tedeschi con Alaba che tira una velenosa punizione, un cross quasi tiro che non trova deviazioni e che va fuori non di molto alla destra dell’estremo difensore giallorosso. Quattro minuti dopo è di nuovo Alaba a impegnare Skorupski con un tiro potente ma centrale.

 

Ma il goal è ormai nell’aria perché sessanta secondi più tardi sempre Alaba dalla sinistra fa partire un cross a rientrare che trova facile facile il francese Ribery pronto a tirare il classico piattone di rito che va ad insaccarsi nella rete romanista per il vantaggio tedesco. Al minuto 58 la Roma viene graziata dall’arbitro turco Cakir che giudica benignamente una spinta di Florenzi nei confronti di Bernat in piena area di rigore. Il romano ricade sulla caviglia già malandata e viene sostituito da Pjanic. Al minuto 59 il Bayern potrebbe già raddoppiare perché, su un’uscitaccia sbagliata di Skorupski, Benatia sbaglia un…rigore a porta vuota.

 

Ma è questione di minuti perché al 63°, su perfetta imbeccata dalla sinistra di Lewandowski che sul filo del fuori gioco si mangia in un sol boccone il lento Torosidis, Gotze al volo con tocco fatato si beve a sua volta l’estremo difensore romanista per il due a zero servito insieme a wurstell, crauti e una bella birra rigorosamente bionda. La partita non è ancora finita perché il Bayern sfiora la terza segnatura con un tocco ravvicinato di Shaqiri, entrato al posto di Xabi Alonso, questa volta parato da Skorupski. Dopo tanto e tale torpore si sveglia, ma ormai è tardi, la Roma che prima con Gervinho e poi con Nainggolan impegna seriamente Neuer fino a quel momento praticamente inoperoso.

 

A parte un cross di Rode deviato con i pugni da Skorupski la partita, ormai saldamente ancorata sul due a zero, non subisce altri scossoni. La Roma, nonostante l’ennesima debacle, è ancora seconda nel girone insieme al CSKA Mosca e la prossima sarà proprio contro i russi. Per la serie la speranza è l’ultima a morire…in questo caso…di freddo…incrociamo le dita per non congelarle.

 

 

Bayern 3-4-3: Neuer, Boateng, Benatia, Alaba (Rode), Bernat, Lahm (Hojbjerg), Rafinha, Alonso (Shaqiri), Ribery, Lewandowski, Gotze, all. Guardiola;

 

Roma 4-3-3: Skorupski, Torosidis, Yanga-Mbiwa, Manolas, Holebas (Cole), Nainggolan, De Rossi, Keita, Florenzi (Pjanic), Destro, Iturbe (Gervinho), all. Garcia;

 

arbitro: Cakir (Turchia)

 

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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