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Juve che…Salamina!

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La Juve fa la fine della grande flotta persiana e va ad arenarsi davanti alla costa greca sopraffatta dalle veloci triremi greche. Allegri, nei panni del re persiano Serse, deve abbozzare e tornarsene in patria con il classico pugno di mosche in mano. Troppo lenta la squadra bianconera per essere vera, troppo priva di idee, per essere almeno paragonabile a quella che finora ha fatto il bello e il cattivo tempo in campionato. A fine partita Sacchi ha messo l’accento sull’enorme diversità del calcio europeo rispetto a quello nostrano, un calcio europeo che, a detta dell’ex ct della Nazionale, va a cento all’ora rispetto a quello lento e tremebondo che si gioca dalle parti nostre. L’Arrigo ha in parte ragione perché l’Olympiakos non gioca come il Cesena o il Chievo ma osa là dove osano le aquile vere andando a punzecchiare una squadra, quella bianconera, che non è abituata ad essere attaccata. aggredita.

 

Ma noi, alle giustissime osservazioni sacchiane, aggiungiamo quello che andiamo dicendo da una vita e cioè che la Juve, come gran parte delle nostre squadre, in modo più o meno cosciente, continuano a snobbare le coppe rivolgendo al campionato nostrano le migliori energie mentali e fisiche. E guarda caso…sia la Roma che i bianconeri si erano pochi giorni fa scontrati nel match delle polemiche evidentemente dando fondo a gran parte delle loro risorse. E poco importa che la Roma abbia dopo maramaldeggiato contro il modesto Chievo e la Juve si sia fatta irretire dal Sassuolo. Il problema è che entrambe le compagini si sono presentate all’importante appuntamento europeo in riserva di idee e di ossigeno con il risultato impietoso che abbiamo visto: un 8 a 1 complessivo che la dice lunga sullo stato del nostro calcio.

 

La partita ai piedi del Partenone inizia subito con i greci che fanno vedere di che pasta sono fatti: al minuto 7 Dominguez, uno dei migliori in campo, lancia il primo avvertimento a Buffon con una punizione che viene deviata in splendido volo dall’estremo difensore bianconero. Al minuto 12 è Morata, grande partita la sua, a mettere i brividi agli avversari con una bella incornata ma il pallone viene deviato proprio sulla linea di porta. Al minuto 13 sono ancora i greci a scaldare le mani di Buffon con un bel tiro di Milivojevic. La Juve, a differenza dei suoi avversari, continua a corricchiare sul campo a ritmi da dopo lavoro ferroviario con un Pirlo che sembra il lontanissimo parente di quello che incantava le platee con il suo magico tocco e la sua intelligenza e acume tattico. Un fantasma in campo che in tutta la partita ha collezionato una lunga serie di passaggi sballati che hanno finito spesso con il mettere in difficoltà i suoi compagni del reparto della difesa e del centro campo.

 

Al 28° è ancora Dominguez a fare una giocata di gran classe con un tiro di sinistro che va quasi a lambire il palo alla sinistra di Buffon. Al minuto 36 arriva l’acuto che pone fine alle speranze juventine con lo stesso  Dominguez che da sinistra mette ai limiti dell’area un pallone che chiede solo di essere messo dentro, cosa che Kasami fa con una…precisione chirurgica disarmante. Piccolo particolare: tutta l’azione greca è stata innescata da un passaggio errato di Pirlo che ha messo nei guai il reparto arretrato juventino. Al 44° Privo prova a ricordarsi come si battono le punizioni ma non è serata perché il pallone inoffensivo sorvola di un metro la traversa.

 

Dopo l’intervallo la Juve si ripresenta in campo con un po’ più di cuore e animo e cerca di rimediare ad un risultato che ne complicherebbe non poco le possibilità di passaggio del turno. Al 57° finalmente Allegri decide di mettere Marchisio, meno tecnico ma sicuramente più veloce, al posto dell’evanescente Pirlo e le cose infatti sembrano prendere una piega diversa con la squadra che ora cerca maggiormente l’affondo grazie anche alla velocità di un Morata che si sta conquistando ogni giorno che passa il posto da titolare inamovibile. Ma sono ancora i greci a mettere paura al minuto 60 con Kasami che si divora un goal quasi fatto sempre su perfetto assist di Dominguez.

 

Al 65° inizia lo show personale di Morata, lo spagnolo stoppa la palla in area, si gira e di sinistro prova a fulminare il portiere avversario ma Roberto devia a…bagher rovesciato. Sette minuti dopo è sempre lo spagnolo a tirare di testa ma il pallone sorvola di poco la traversa. Al 75° è la volta di Pogba che tira dai limiti dell’area ma trova il solito Roberto che, avvitandosi come una ballerina di danza classica, smanaccia il pallone in volo. Un minuto dopo è sempre San Roberto che dice no ad un tiro ravvicinato di Tevez su sponda di Vidal. Allegri prova a dare un’altra accelerata togliendo Ogbonna e inserendo Pereyra. Al minuto 81 i due capolavori della serata: gran tiro al volo del solito Morata e stupenda risposta in volo di Roberto che va a togliere il pallone dal palo alla sua destra. Queste due giocate da sole valgono l’intero biglietto. Al minuto 86 altro tiro, quasi della disperazione, di Tevez ma anche questa volta Roberto ci mette una pezza.

 

Dopo la carta Giovinco, entrato al posto di Pogba, la partita conosce i suoi ultimi istanti palpitanti con i bianconeri che provano a gettare il cuore oltre l’ostacolo ma ormai è troppo tardi e il risultato non si schioda dall’1-0. Finisce con la festa greca e…la tragedia juventina. Ora la squadra di Allegri dovrà provare a vincere i due match casalinghi contro l’Olympiakos e l’Atletico e, ovviamente, a vincere anche in casa del Malmoe, se non ci riuscirà…sarà probabilmente l’ennesima bocciatura europea.

 

Olympiakos 4-4-2: Roberto, Elabdelaoui, Abidal, Botia, Masuaku, Milivojevic, Kasami (Giannoulis), Maniatis, N’Dinga, Dominguez (Fuster), Mitroglou (Afellay), all. Michel;

 

Juventus 3-5-2: Buffon, Ogbonna (Pereyra), Bonucci, Chiellini, Lichtsteiner, Vidal, Pirlo (Marchisio), Pogba (Giovinco), Asamoah, Morata, Tevez, all. Allegri;

 

Arbitro: Mazic (Serbia)

 

Migliore Olympiakos: Roberto 8

Migliore Juventus: Morata 7

 

Peggiore Olympiakos: Mitroglou 6

Peggiore Juventus: Pirlo 4

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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