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Juve: è semifinale!

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Con la vittoria di questa sera la Juventus è riuscita nell’impresa di portare una squadra italiana in semifinale, impresa che mancava da ben sette lunghissimi anni. Nelle magnifiche otto squadre che daranno vita alle semifinali di Champion’s e di Europa League, insieme a ben quattro spagnole, una tedesca, una portoghese e una inglese ci sarà finalmente anche un’italiana. Una consolazione di non poco conto, visto che nel ranking Uefa siamo stati appena superati proprio dal Portogallo. Comunque in periodi di vacche magre come questo c’è da accontentarsi… . Nello stadio dove, si spera, la signora del calcio nostrano cercherà di portare a casa l’ennesima coppa della sua amplissima bacheca, la banda di Conte inizia con il pugnale tra i denti rovesciandosi, come sa fare benissimo, nell’area avversaria tanto che Tevez incomincia subito a dare una…carezza alla traversa dopo un paio di minuti. Ma ci pensa il solito Pirlo con il suo piede-pennello a sbalordire gli occhi della platea con uno dei suoi capolavori d’arte contemporanea: la sua punizione.

Il pallone, con una facilità disarmante, gira sopra la barriera per andare a depositarsi alla destra dello sbalordito Lopes che si limita a guardare. E’ l’1-0 che sembra incanalare la partita sui binari auspicati da Conte. Le cose però si complicano alquanto quando, dopo un mani di Bonucci giudicato involontario e una “trappetta” su Tevez… non giudicata, Briand al diciottesimo, da una letale capocciata al pallone che rimbalza diabolicamente a terra per poi andare a sbattere contro il palo alla sinistra di Buffon e quindi a depositarsi lemme lemme al di là della linea di porta.

Questo goal potrebbe cambiare tutto perché ora al Lione sarebbe sufficiente segnare una rete per guadagnarsi il pass delle semifinali. E questo incubo potrebbe anche avverarsi una decina di minuti dopo quando Lacazette spara da fuori area un tiro che sarebbe destinato a gonfiare la rete se Buffon, in versione uomo ragno, non riuscisse a deviare d’istinto.

Dopo l’intervallo si inizia con una Juve di nuovo pronta a gettare il proprio cuore al di là dell’ostacolo, infatti al minuto 53 Asamoah crossa una splendida palla al centro per il logico tap in di Tevez ma all’ultimo Umtiti devia beffardo il pallone prima che l’Apache possa dare un taglio netto alla maledizione del goal europeo che non arriva da ben cinque anni. Lo stesso Asamoah, un minuto dopo, ci riprova con una legnata dal limite dell’area ma questa volta è Lopes a neutralizzare. Llorente intanto è entrato al posto dell’evanescente Vucinic e la sua presenza si sente eccome con un peso lì davanti ben differente dal..leggero battito di ali del suo timido predecessore.

Al 61° Tevez ci prova di nuovo a spezzare l’incantesimo con una perfetta incornata che va a gonfiare la rete, ma l’arbitro annulla per fuori gioco dello stesso: la macumba evidentemente c’è e bella pesante. Al 66° è la volta di Mvuemba a cercare di emulare l’arte di Pirlo ma evidentemente il pennello, pur buono, non è proprio della stessa qualità: infatti il pallone gira la barriera ma incoccia nelle manone di Buffon che devia senza tanti complimenti. Al 68° arriva finalmente la fine della paura e degli incubi della Juve e di tutta la nazione: Marchisio spara un tiro al fulmicotone che sarebbe forse destinato nelle braccia del buon Lopes se all’ultimo non fosse deviato con un colpo da biliardo dal povero Umtiti. E’ la rete del 2-1 che a questo punto chiude una partita che vive soltanto degli ultimi sussulti di un generoso Giovinco, subentrato al posto di Tevez, che avrebbe sul piede la palla per il 3-1 ma spara alto a pochi passi da Lopes. Ora la Juve aspetta notizie dall’urna per sapere se dovrà incominciare a pensare in spagnolo o in portoghese: Siviglia, Valencia e Benfica sono in agguato dall’altra parte del fiume Ebro: avanti miei…brodi…il dado è tratto!

 

Juventus (3-5-2): Buffon, Caceres, Chiellini, Bonucci, Isla, Marchisio, Pirlo, Vidal (Pogba), Asamoah, Vucinic (Llorente), Tevez (Giovinco), All. Conte;

migliore Juventus: Pirlo (7,5)


Lione (3-3-1-2): Lopes, Bedimo, Konè, Umtiti, Tolisso, Gonalons, Mvuemba, Ferri, Malbranque (Danic), Lacazette (Gomis), Briand ( N’Jie), all. Garde;
 

migliore Lione: Lacazette (7)


Arbitro: Alberto Undiano Mallenco (Spa).

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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