La Roma ha presentato ieri il suo nuovo allenatore: Rudi Garcia. Dopo Luis Enrique, Zeman ed Andreazzoli siamo già al quarto allenatore presentato dalla Roma “americana” in poco più di due anni. La società giallorossa ha siglato un accordo di durata biennale da 1,5 milioni a stagione con il tecnico che nel 2011 ha guidato il Lille nell’impresa di vincere Ligue 1 e Coppa di Francia. Accolto con un pizzico di sospetto dai tifosi romanisti, Garcia è stato invece abbracciato dalle prime dichiarazioni di benvenuto del presidente americano James Pallotta: “Siamo molto felici e fiduciosi della scelta di Rudi Garcia come allenatore. Ha dato prova di essere un vincente e ha una ottima visione calcistica e crediamo rientri perfettamente nei nostri piani per il futuro”.
STILE OFFENSIVO– Rudi Garcia sicuramente non è un “catenacciaro“, il suo 4-3-3 prevede un calcio veloce ed offensivo.E lo ha già dichiarato nelle sue prime parole da giallorosso: “La Roma ha bisogno di ritrovare l’Europa, ma prima vorrei presentare la mia filosofia di gioco, che è offensiva ma senza dimenticare la fase difensiva.” Nel suo modulo importante il contributo degli esterni bassi (al Lille aveva Digne e Payet), un centrocampo che unisca forza e dinamismo e tanta qualità nel reparto offensivo (al Lille aveva Hazard e Moussa Sow): alla Roma spera di contare sulla fantasia di Lamela e Totti, in attesa di conoscere il futuro di Osvaldo, sul rilancio di De Rossi (sirene di mercato permettendo) e sulla crescita di alcuni giovani importanti come Destro, Pijanic e Marquinhos. La rivoluzione del sergente Garcia è iniziata.
Paolo Sgarlata