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L’Italia di Prandelli non decolla (2-2 contro Haiti), ci pensa l’Under 21 a regalare gioie azzurre

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Mentre la nazionale maggiore non va oltre il 2-2 nell’amichevole contro Haiti, gli azzurrini del Ct Mangia coronano una prestazione di grande carattere agguantando in extremis il pareggio contro la Norvegia (gol di Bertolacci al ’94) che vale il primato nel girone A dell’ Europeo e l’accesso alle semifinali contro la seconda classificata del girone B.

I “GRANDI” STENTANO– Non allarmiamoci, quella di ieri sera contro Haiti era solo una amichevole a scopo benefico. Doveroso però sottolineare che della serata di ieri da salvare rimane solo l’incasso raccolto per aiutare nella ricostruzione di Haiti dopo il terribile terremoto, per il resto per la nazionale di Prandelli è meglio dimenticare in fretta. Non tanto per il risultato, che conta relativamente poco e finirà prest0 nel dimenticatoio, ma per la prestazione che lo ha accompagnato. Illusorio il gol di Giaccherini dopo appena 20 secondi dal fischio d’inizio perchè le impressioni avute già nella partita disputata contro la Rep.Ceca hanno avuto conferma: ritmi eccessivamente bassi, scarsa aggressività in mezzo al campo tanto che il centrocampo di Haiti ,non ce ne vogliano, lontano anni luce dalla qualità in palleggio del Barcellona, riesce nella circolazione della palla senza troppi affanni. Campanello d’allarme, in vista delle prossime sfide ufficiali contro avversari di più elevata caratura, l’enorme difficoltà del 4-4-3 azzurro nella costruzione di gioco, stentano gli inserimenti e l’attacco della profondità da parte degli interni di centrocampo. Che sia meglio porre già fine all’esperimento 4-3-3 e tornare al 4-3-1-2? Se il gioco è quello espresso ieri nel 4-3-3 ideato da Prandelli funziona poco o nulla. Nonostante un pò di sana delusione è inutile e prematuro essere già catastrofisti. Ogni partita serve per crescere e soprattutto le prossime partite ufficiali di Confederation Cup saranno nient’altro che un’occasione di test in vista dei Mondiali 2014. Le valutazioni precise si faranno alla fine. In ottica futura possiamo comunque farci consolare dal fatto che l’Italia ci ha spesso abituati a prestazioni sottotono quando parte da favorita o gioca senza pressione (come ieri sera)  per poi tirare fuori orgoglio, agonismo ed organizzazione di gioco se sottoposta a maggiore stress. Auguriamocelo in vista dell’imminente esordio in Confederation Cup contro il Messico.

VOLA L’UNDER 21   – Ci pensa la nazionale “baby” di Mangia a risollevare gli animi dei tifosi azzurri. La nazionale Under 21 grazie al pareggio 1-1 contro la Norvegia, conquistato con sofferenza e grande spirito di squadra nei minuti di recupero e dopo aver sfiorato la beffa alla luce delle numerose palle-gol create e sprecate nel corso della gara, ha ottenuto la qualificazione alla seminale dell’Europeo come prima del suo girone davanti alla stessa Norvegia. Nonostante Mangia possa disporre di una rosa formata da ottime individualità come Saponara, Verratti o Destro quello che colpisce è la coesione e la forza del gruppo azzurro: ieri sera il Ct, nonostante l’importanza della gara, ha deciso di mandare in campo molti giocatori considerati seconde linee rispetto all’undici titolare. Ma se le “riserve” dell’Under 21 sono giocatori dall’interessante futuro come Vasco Regini, Crimi o Rossi  c’è da ben sperare , anche per il futuro della Nazionale maggiore.  In semifinale gli azzurrini, che possiamo considerare candidati a pieno titoli per la conquista del trofeo, affronteranno la seconda classificata del Girone B: una tra Spagna o Olanda, entrambe appaiate in testa con 6 punti, che si affronteranno oggi alle 18 nello scontro diretto.

Paolo Sgarlata

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Di Redazione Elzeviro.eu

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