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La resurrezione della Prima repubblica (?)

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L?ELZEVIRO

Sarà la fine del bipolarismo?

E? stato intrigante, è stato alternante, è stato democratico, o quasi. Ora è finito. Torniamo ad una Prima repubblica per mano di un potere, quello del capo dello Stato, che ha un alone di monarchico. Siamo un paese a parte. Mentre nella monarchia spagnola votano, da noi il Presidente della Repubblica, ruolo che dovrebbe essere del tutto istituzionale e rappresentativo, nomina un primo ministro tecnico, il governo tecnico giura nelle sue mani (le stesse mani che hanno già indicato metà dei componenti del citato governo). La Prima repubblica, prima di essere sfaldata
dalla delinquenza delle tangenti e dalle più o meno evidenti connivenze mafiose, era lo specchietto per le allodole italiane, che votando Dc credevano di adempiere allo stesso onere morale che li spingeva ogni domenica ad andare a messa. Pochi anticonformisti si spingevano a votare gli altri partiti, quattro o cinque, che si alternavano al governo, più il Msi, che non stava al governo perchè c?era già stato vent?anni di seguito, nell?Ultima monarchia (espressione parallela a Prima repubblica). La Prima repubblica era anche caratterizzata dalla saltuaria presenza al governo del Pci, il partito comunista più grande d?occidente, di cui il nostro stimato presidente è stato insigne rappresentante e con cui non sembra aver perso i rapporti, come indica l?intervista alla comunista giornalista dell?Unità Marcella Ciarnelli (ecco il documento?http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Discorso&key=1922). La Prima repubblica era inoltre caratterizzata da una tendenza verso il centro talmente diffusa che gli estremi (Pci e Msi), stringevano patti e amicizie con elementi estremisti perchè questo portava loro qualche voto di più ed inoltre proponevano programmi estremisti che chiaramente non si sarebbero potuti mai realizzare, considerando che non avrebbero avuto la possibilità di governare (o di farlo autonomamente nel caso del Pci), anche in questo caso per raccattare il voto di qualche esaltato (in quegli anni ce n?erano molti). Questo fino agli anni ?70, quando tali formazioni partitiche dovettero per forza di cose distaccarsi da certi estremismi che mossero gravi tumulti, anche di stampo terrorista negli Anni di Piombo. La coalizione di maggioranza, oltre alla Dc, contemplava anche socialisti, liberali, repubblicani e pure socialdemocratici e radicali. Questo pseudo-multipartitismo non rispettava mai le promesse del programma politico elettorale, in quanto ad ogni modo l?elezione era garantita ed il governo era senz?altro assicurato. Ora, diversamente da un multipartitismo che qualcuno può giudicare democratico (il partito in realtà era uno ed agli altri spettavano le briciole) il sistema bipolare, con tutti i suoi difetti e le sue piccole corruzioni che il c.d. giustizialismo rileva senza guardare le numerose travi nei propri occhi, resta sicuramente il sistema democratico, quello da cui paesi democratici di antico corso, come Gran Bretagna e Stati Uniti non si sono mai distaccati, e dal quale invece noi, oggi, stiamo allontanandoci. E la colpa è anche degli ultimi governi: avere introdotto (o non eliminato) una legge che blocca le liste elettorali è già stato un atto tipicamente da Prima repubblica, antidemocratico al massimo; altra grave pecca di questo parlamento nominato, che ci incute il timore di un?eventuale ulteriore Prima repubblica, è il non avere riformato la costituzione nella parte in cui prevede poteri così ampi nelle mani della prima carica del paese.



Di Freddie

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Di Redazione Elzeviro.eu

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