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Greenpeace al Salone per un?editoria più verde

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La carta “amica delle foreste” non deve provenire da foreste primarie o di alto valore ambientale, dev?essere almeno al 50% composta da carta riciclata, dev?essere FSC o provenire da fibre non legnose, e tutte senza utilizzo di cloro nella produzione. Alcuni editori possono affermare che i costi della carta FSC siano più alti rispetto a quelli della carta “normale”, in verità i prezzi col tempo si son parificati. Mentre la carta riciclata rimane più costosa, ma perché c?è poca richiesta. Se questa aumentasse, allora scenderebbero i prezzi, il che sta tutto in mano all?utente.

Oltre al questionario ci viene dato un piccolo foglio con 4 classifiche: (aggiornate a poco prima dell’inizio del Salone del Libro)”amici delle foreste“, “sulla buona strada“, “più impegno e meno rischi“, “non classificabili. Tabelle ottenute basandosi sul grado di carta riciclata e FSC che i diversi editori utilizzano per i loro libri. Gli ultimi, i non classificabili, come riporta il foglio: «nonostante le molteplici richieste, queste case editrici non hanno mai risposto a Greenpeace dimostrandosi disinteressate, non disponibili al dialogo e irresponsabili nei confronti dei propri lettori».

Ancora una volta Greenpeace ci mostra come anche il più piccolo gesto, come comprare un libro, possa contribuire alla salvaguardia del nostro pianeta.

Luca V. Calcagno

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Di Redazione Elzeviro.eu

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