Home / Altre rubriche / Varie / Bersani: «non abbandono la nave». Ma va?

Bersani: «non abbandono la nave». Ma va?

Condividi quest'articolo su -->

Pierluigi Bersani nella conferenza stampa post-voto prende atto della mancata vittoria, nonostante il Pd si sia qualificato per primo nella gara elettorale. La vittoria schiacciante del centrosinistra sul centrodestra era data dai tutti i bookmakers come cosa fatta, così come la capacità del Pd di tenere a bada l’incognita Cinque Stelle.
Nessuna intenzione di mollare la segreteria.

Invece il Pdl è arrivato ad un punto dal Pd, senza metterci davvero l’anima in una campagna che aveva il sapore dell’impossibile a causa di un governo, quello ultimo di Berlusconi, che aveva perso del tutto la credibilità. La credibilità del Pdl era evaporata nella figura del leader, incallito donnaiolo e promotore occulto e mai domo di leggi ad personam. Anche nella figura dell’attività di governo, ma anche nell’aver concesso un anno di governo tecnico e aver votato tutti i provvedimenti a braccetto col Pd, salvo poi inscenare una becera campagna elettorale contro l’Imu, votato dagli stessi individui pidiellini. 
Bersani aveva gioco facile a vincere in questa situazione, tutti i sondaggi gli davano dieci punti di vantaggio, ma poi qualcosa si è rotto. Facile dare la colpa alle dichiarazioni ai limiti del truffaldino del politico-imprenditore, che in questo caso ha compiuto la ciclopica impresa di promettere la restituzione dei soldi pagati per l’Imu sulla prima casa. In realtà la risposta è da ricercare in casa propria, non si crede assolutamente che il rimborso Imu abbia convinto di colpo il 30 % degli italiani a votare B. Quel trenta percento fisiologico che, qualsiasi cosa succeda, continua a votare B. è evidentemente lo fa anche per mancanza di un’alternativa credibile, di un Pd che si sia sganciato completamente dal fagotto comunista. Invece i capoccia di partito (per Cacciari delle “teste di cazzo”) sono sempre gli stessi, ed hanno tutti fatto parte del Partito comunista italiano. Forse anche il più grosso scandalo finanziario della storia della Repubblica, (lo scandalo dei derivati del MontePaschi) riconducibile ad una fondazione i cui membri sono stati nominati dal Partito democratico può centrare qualcosa?
Se Renzi fosse uscito vincitore dalle primarie, cosa possibile le stesse fossero state opportunamente aperte anche ad altri individui non restii a candidarsi, come Franceschini, Prodi eccetera, il discorso sarebbe stato diverso. Con una visione liberista del mercato, un giovane liberale progressista, che sì ha compiuto qualche erroraccio in politica (francamente troppi sprechi a livello regionale in Toscana), ma che ultimamente sta facendo bene (da primo cittadino a Firenze), Matteo Renzi sarebbe stato il candidato ideale per battere il Pdl e per ridimensionare l’ondata di odio verso la politica ed il vecchio e trito marciume: quell’odio che cavalca caparbiamente e giustamente il Movimento Cinque Stelle. Movimento che comunque non ci sentiamo di definire come movimento di mera protesta, bensì come movimento prettamente giovanile e pregno di proposte interessanti. Ora hanno un bel gioco Bersani e Vendola che tre giorni fa dicevano che Grillo è solo un pazzo, buffone, ecc. a mutarsi in “Grillo è una risorsa importante, da cui attingere, e simili”. Ma se davvero hanno ascoltato le parole del leader carismatico Cinque stelle (dubbi grevi), sapranno che il Movimento vuole nuove elezioni (appena si potrà, dopo l’elezione del Presidente della Repubblica che potrà sciogliere le camere) per incrementare ancora e ancora la sua percentuale.
Bersani ha detto che non abbandonerà la nave. Chi scrive pensa invece che le dimissioni dalla segreteria del Partito democratico sarebbero un gesto importante per far capire che la politica dell’alterigia e della presunta superiorità morale va accantonata… Proprio per questo non c’è da stupirsi che Bersani voglia aggrapparsi più forte al timone della barca democratica alla deriva. I suoi sodali (i soliti D’Alema, Bindi ecc.) gli rinnovano la fiducia.

Condividi quest'articolo su -->

Di Redazione Elzeviro.eu

--> Redazione

Cerca ancora

Netflix e altri colossi stanno sdoganando la pedofilia?

E se diventasse politicamente corretto, usare l’immagine di una bambina come figura provocatoria e sempre …