Elzeviro Informazione indipendente
DESTRA PER MILANO: JONGHI INIBISCE NOME E SIMBOLO A LA RUSSA – Il Presidente del Comitato Destra per Milano, Roberto Jonghi Lavarini, già dirigente del MSI e di Alleanza Nazionale, attraverso un gruppo di avvocati vicini a La Destra di Francesco Storace, ma anche alla Fiamma Tricolore di Luca Romagnoli ha presentato ricorso “contro” il “colonnello” Ignazio La Russa, per inibirgli l’uso del nome e del simbolo del suo nuovo partito, che sta prendendo forma in questi giorni. Si tratterebbe di un partito scissionista dal Pdl, così detto: “Centrodestra Nazionale”: ingannevole, già utilizzato e troppo simile a quello della vecchia Alleanza Nazionale, di proprietà esclusiva della omonima fondazione e moralmente di tutti gli ex appartenenti a quel movimento politico.
IL CONTESTATORE VUOLE IN REALTA? L?UNITA? DELLA DESTRA. Il vulcanico Jonghi, noto anche come il “Barone Nero”, storico esponente della destra milanese e vecchio amico di Ignazio La Russa, in realtà, vuole spingere gli scissionisti di destra pidiellini a promuovere subito, insieme a Storace ed a Romagnoli, e con la “benedizione” di Marcello Veneziani, un nuovo e grande movimento unitario di “Destra Nazionale”, autonomo ma disponibile ad alleanze con la Lega ed anche con la rinascente Forza Italia di Berlusconi. (riceviamo e pubblichiamo). Una denuncia quindi amichevole, al fine di unire anziché dividere?
UMILTÀ PER L?UNITÀ – Attestandosi nei sondaggi La Destra di Storace intorno ai 3 punti percentuali forse converrebbe ai già colonnelli di Fini, poi di Berlusconi, di scendere dal piedistallo e pensare di creare un partito di destra alla destra del Pdl, in un?area di pensiero e continuità ideale innegabilmente esistente, in alleanza con il centrodestra e la Lega, ma indipendente ed autonoma. Il tempo stringe, le elezioni sono alle porte, ma soprattutto, mettendosi nell?ottica dei politicanti stufi del padre-padrone nel Pdl, le poltrone rischiano di sfuggire da sotto gli assuefatti deretani, ormai rattrappiti dall?età dei francamente troppo numerosi padri nobili della destra italiana.
