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Dallo spaccio alla cultura

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ROMA – Non è solo la sinistra antagonista ad occupare. Certe volte, quando il bisogno è fervente, l?occupazione può altresì scaturire da organizzazioni di destra. Occupazioni diverse per carità, senza droga e mille animali pieni di zecche, ma con olio di gomito e vernice, si restaurano opere dismesse e dimenticate. Ecco che l’organizzazione di destra Il Popolo di Roma ha occupato ieri l’ex cinema Augustus, uno storico cinema romano in corso Vittorio Emanuele 203, in pieno centro della capitale, prossimo a piazza Navona. Il cinema era dismesso ed abbandonato da anni. Era diventato refugium peccatorum di spacciatori e drogati. Un?occupazione che vuole avere l?insegna della cultura nell?animo. Per alcuni giornali della capitale questa occupazione costituirebbe un gesto di sfida: un guanto lanciato ai lavoratori barricati da ormai più di un anno nel teatro Valle.

«Questa mattina abbiamo occupato l’ex Cinema Augustus, chiuso ed abbandonato da anni. Spazio lasciato morire tra il degrado e la spazzatura e divenuto rifugio per clandestini e spacciatori», dichiara il leader del Popolo di Roma Giuliano Castellino, ex sostenitore del sindaco Gianni Alemanno, poi approdato a La Destra di Francesco Storace. «Il nostro obiettivo è ridare vita all’Augustus e salvarlo dall’assalto del malaffare, della malapolitica e della speculazione».

Per fugare le voci «Nessun conflitto», beninteso, con il teatro Valle. «Sarà una gara a suon di cultura e a chi organizzerà la serata più bella». «Per ora abbiamo messo solo bandiera dell’Italia – dicono gli occupanti – ma presto ci sarà il nome che abbiamo dato alla struttura».

Francesco Storace, che ieri nel pomeriggio ha fatto visita al cinema, ha detto che i giovani occupanti vogliono giustamente sottrarre l?edificio alla speculazione e al dominio dei tossici e di quell?ambiente. I giovani in questione vogliono trasformare una struttura vuota, deserta e abbandonata in un polo della cultura alternativo dove per 365 giorni saranno teatro, musica ma anche dibattiti e solidarietà a tenere banco; così il leader de La Destra che aggiunge: «manca una e vera e propria politica culturale e quest’occupazione è la risposta a chi dice che non ci sono soldi per fare iniziative. Qui siamo in un luogo dove nessuno per anni ha fatto niente. Ora, invece, ogni giorno ci dovrà essere una serata».

Storace poi, interrogato su quale sarà il programma dell?Augustus, dice di pensare a serate dibattito con personaggi quali Marcello Veneziani e Pietrangelo Buttafuoco. «Vorrei vedere sul palco Giuliano Ferrara impegnato in un editoriale parlato mentre tra i nomi da coinvolgere penso a Pasquale Squitieri. Poi spazio alla musica e al teatro. Si potrebbe anche creare qualche collaborazione con le comunità dei disabili per dare loro uno spazio dove potersi esprimere». I tempi? «Entro luglio penso riusciremo a vedere i primi spettacoli». Dalle stalle alle stelle, dunque. Un cinematografo abbandonato e decadente si trasforma, bando alle ciance della burocrazia, in un luogo di cultura quotidiana.
Questa è una rivoluzione silenziosa che attende di essere fatta, e si spera che i protagonisti di essa vogliano tenacemente persistere nei loro intenti, senza piegarsi ad intromissioni burrascose della burocrazia capitolina. Ma si crede che Alemanno non avrà tanto ardire, considerata l?evoluzione in positivo della ex sala cinematografica, da luogo di spaccio e delinquenza, in un luogo di cultura popolato dai giovani.

Ma non manca il vociare contrario ed allibito: «L’ex cinema Augustus non può essere lasciato nelle mani di quella destra radicale che balbetta parole come solidarietà e cultura ma da sempre si fa paladina di battaglie odiose contro l’integrazione e l’inclusione». Questo il commendo del segretario cittadino della lista Comunisti italiani/Rifondazione.
«La città di Roma non può tollerale il proliferare di lunghi gestiti dalla destra estrema. Gli spazi pubblici devono essere recuperati per farne centri di aggregazione sociale e produzione culturale liberi dalle ideologie xenofobe. Roma città Medaglia d’Oro della Resistenza deve chiudere gli spazi di agibilità politica alla destra estrema. L’ex cinema Augustus va liberato. Roma non può subire questa ulteriore offesa». Questa la dichiarazione di Gianluca Peciola, consigliere provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà.

Ci possiamo immaginare le conseguenze di un’occupazione di luoghi desolati da parte della destra a Torino? Un assalto anarchico sarebbe con tutta probabilità la risposta più celere che dalla società torinese si potrebbe ottenere.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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