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L?invito è stato recapitata da Olivero, il fondatore del Sermig, in Vaticano per conferire il premio di Artigiano della pace a Ratzinger(…)
TORINO – L?adolescente (nel senso di nuovo) sindaco della nostra città, lungi da conoscere dove sia ubicata via Bologna, avendo lavorato negli ultimi mille anni a Roma, invita il papa in città. Chiede a mezzo missiva al pontefice di fare una capatina nel capoluogo piemontese, di cui l?onorevole F. si può fregiare di essere il primo cittadino. “Venga a Torino, tutti i torinesi desiderano accoglierla in città“. Non foss?altro per chi scrive, Fassino si fregia del gravissimo peccato di dire una frottola al rappresentante di Cristo in Terra.
Il papa rammentiamo come ci abbia di recente donato il piacere della sua presenza in città: nel lieto evento dell?ultima ostensione della Sindone. In quell?occasione, nel 2010, le vie bloccate hanno visto una discreta folla, non paragonabile però neanche lontanamente a quella che collezionava ogni volta il suo predecessore, quando, nella sua lunga carriera ha fatto tappa a Torino. Certo, una visitina del monarca assoluto del Vaticano potrebbe lustrare un po? l?immagine annebbiata ed innevata del sindaco. La lettera contenente l?augusto invito è stata recapitata da Olivero, il fondatore del Sermig, in Vaticano per conferire l?ambito premio di Artigiano della pace, a motivo della voce del papa, che porterebbe “verità” e sarebbe “sorella della pace”.
Freddie
