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TORINO – Quello che nessuno studente si può aspettare, ciò che solo le peggiori immaginazioni riescono a creare, stavolta è successo.
La Facoltà di Giurisprudenza torinese è il luogo del misfatto, avvenuto tra il 7 e il 9 maggio scorsi. Esattamente in quelle date si è tenuto l’esonero, o pre appello, del corso di studio chiamato “Diritto amministrativo I”, per gli studenti della sezione N.
Proprio oggi è arrivata l’amara sorpresa per chi aveva passato l’esonero: un decreto del preside dichiara l’annullamento delle prove scritte ” Vista la segnalazione inoltrata con lettera mail firmata in data 9 maggio 2012 da studentessa della Facoltà che ha partecipato alle prove d’esonero, nella quale si rappresenta che durante le prove scritte di esonero nel corso di Diritto Amministrativo che hanno interessato gli studenti iscritti alla sezione N ( Prof. Giovanni Battista GARRONE) tenutosi nei giorni 7,8 e 9 maggio si sono verificate gravi irregolarità, in particolare per l’assenza del docente e di qualunque altro componente della commissione durante l’effettuazione della prova scritta”.
Un vero colpo basso per gli studenti che avevano già il voto in tasca, ma un vero e proprio K.O. per il Professore, ora sospeso dalla sua attività. La studentessa ignota avrebbe fornito come prove inconfutabili anche delle conversazioni in rete, in particolare su Facebook.
Sondando un po’ il terreno e raccogliendo testimonianze qua e là siamo venuti a sapere che in effetti l’esame in questione aveva ormai una certa notorietà per la facilità di reperire informazioni “esterne”, anche se alcuni studenti dichiarano di aver sostenuto l’esame nel 2011 e seduti nelle prime file non hanno neanche provato a copiare a causa della presenza del Prof. Garrone.
La studentessa ignota, che d’ora in poi chiameremo Mrs. 007, ha usato quello scrupolo civico che tanto servirebbe per smascherare i Concorsi pubblici, vere e proprie fuffe all’italiana, invece ha preferito usare il proprio talento da cane tartufo per screditare un misero, per quanto importante esame del corso di laurea (a Giurisprudenza gli esami totali sono circa cinquanta).
Strana è anche la motivazione che avrebbe spinto la 007 a effettuare la soffiata: se tutti potevano copiare, paradossalmente nessuno è stato sfavorito: perché ergersi dunque a paladino di una giustizia neanche sentita dalla comunità studenti?
Probabilmente un dissidio con il docente, di cui noi possiamo solo sospettare. Quale sarà ora la strategia adottata dall’Ateneo? Maggiori controlli? Oppure si attenderà di nuovo la prossima soffiata di una nuova 007?
di Gabriele Tebaldi
