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| Un marò della San Marco impegnato in operazioni di terra |
Si tratta di giorni nefasti per il nostro Esercito, tra la notizia della morte in Afghanistan di tre nostri connazionali e la vicenda indiana dei marò accusati di omicidio che va complicandosi. Proprio in questi momenti la politica dovrebbe alzare la voce. (?)
L?ELZEVIRO
Il caso, anche diplomatico, dei due soldati accusati dell?omicidio di alcuni pescatori scambiati per pirati in acque internazionali prossime all?India, si complica. Proprio ieri ai microfoni domenicali di Lucia Annunziata il ministro di Grazia e Giustizia Cancellieri ha dichiarato che la vicenda, svoltasi in acque internazionali, concernendo una nave battente bandiera italiana inerirebbe la giurisdizione italiana.
Si richiede pertanto il rilascio immediato degli accusati che difendendosi affermano di aver sparato in aria come tentativo intimidatorio contro quelli che si credevano pirati. E? stato appurato coll?ausilio dei satelliti il fatto che la nave si trovasse in acque internazionali; ora starebbe agli indiani provare che la morte dei pescatori sia avvenuta per opera diretta e con una volontà causale degli italiani.
La tragedia sarebbe avvenuta in un?operazione in cui il contingente italiano era impegnato a favorire il debellamento della minaccia dei pirati, che in quei mari imperversano.
Pertanto il ministro sottintende l?illiceità del tribunale indiano a giudicare sui tre nostri italiani.
| Afghanistan |
Intanto giunge improvvida la notizia di tre soldati morti in Afghanistan mentre un mezzo, in un?operazione di soccorso, si è ribaltato in un fiume.
Un altro militare della stessa compagnia (66esimo Reggimento fanteria Trieste, avente sede a Forlì) è ricoverato per ipotermia, dopo il contatto con il fiume gelido, ma sarebbe fuori pericolo.
L?una vicenda porta nella penisola il cordoglio appassionato, l?altra interessa con apprensione i compatrioti e fa sperare nella forza del governo, che, se anche tecnico, nondimeno deve intervenire con risolutezza e la richiesta di rilascio immediata deve pervenire al più presto, considerata l?illiceità del tribunale indiano. Si auspica che questa non sia l?ennesima occasione per ribadire la buffoneria delle istituzioni d?ambasciata: non c?è carnevale che tenga quando si tratta dei nostri militari.
Freddie
